Il Ravenna si gode la prima volta di Lordkipanidze: «Non avevo mai realizzato una doppietta»
E’ partito il Ravenna, o almeno così si spera dopo la prima, convincente prestazione fornita dai giallorossi in campionato. Di certo, la vittoria sul Piacenza è stata talmente netta ed autorevole da autorizzare a pensare positivo, ovvero che l’indubbio potenziale della rosa si sia finalmente sbloccato. Vietato illudersi, però, perché la trasferta sulla carta abbordabile come quella di domenica sul campo dello Zenith Prato arriverà comunque al termine di una settimana particolarmente faticosa e, di conseguenza, niente appare scontato.
Lord of... gol
A rincuorare il popolo giallorosso e il nuovo tecnico Marchionni, che senza dubbio ha avuto un buon impatto mentale sulla squadra, è stato mercoledì uno straripante David Lordkipanidze, che sembrava quasi giocasse con il connazionale Kvaratskhelia invece che in Serie D. Battute a parte, la conversazione con il georgiano parte proprio da qui: «Ogni tanto mi chiedono – dice il centrocampista – se penso alla nazionale, ma non cambio idea. Spero possa essere un discorso a medio o lungo termine, adesso è una cosa molto lontana alla quale non posso pensare».
Riflettori, adesso, sulla super prestazione di mercoledì: «Sicuramente una giornata da ricordare, anche perché quella al Piacenza è stata la mia prima doppietta in carriera. La cosa mi ha reso orgoglioso e questa doppietta la dedico ai miei genitori, che hanno fatto di tutto per permettere di giocare a calcio a me e a mio fratello (il classe 2005 Dachi, capitano della Cremonese Primavera, ndr). Noi giocatori del Ravenna abbiamo sempre dato il cento per cento, capisco però che da fuori possa non essere sembrato così, visti i risultati che non arrivavano. Le aspettative sono molto alte e legittime, ma non si può vincere sempre e bisogna riuscirci spesso anche soffrendo come capitato contro il San Marino per una vittoria che è servita all’ambiente. Con il nuovo tecnico in pochi giorni non poteva cambiare tanto, lui comunque ci ha dato le linee guida per gli impegni da affrontare, quanto ai giocatori poteva cambiare poco».