Forlì-Ravenna, il derby che scalda la Romagna




Visto da fuori. Il derby tanto atteso del Morgagni in programma domenica alle 14.30 tra Forlì e Ravenna sta scatenando ovviamente curiosità e ognuno a modo suo prova a giocarlo in anticipo. Così quattro allenatori di casa qui in Romagna fanno le carte ad un match che potrebbe anche essere decisivo in chiave promozione.
Mattia Gori
A Ravenna c’è nato, cresciuto e ci abita. A Forlì, invece, ha mosso i primi passi come allenatore nel settore giovanile. Ecco perché Mattia Gori, attualmente tecnico del Cittadella Vis Modena, non vuole sbilanciarsi: «Ho amici sia da una parte sia dall’altra, sicuramente nella mia testa c’è una squadra che parte favorita, ma non lo dirò mai, neppure sotto tortura. Battute a parte, sarà sicuramente una gara molto equilibrata, giocata su ritmi alti e con un tasso agonistico elevato. Credo che come spesso capita in queste partite, a deciderla sarà un episodio».
Su un aspetto Gori, però, è certo: «Leggo e sento dire in questi giorni che non sarà una sfida decisiva ai fini della vittoria del campionato. Sinceramente non la penso così e vado controcorrente, dico che chi si porterà a casa i tre punti, avrà molte più chance di venire promosso in Serie C rispetto all’altro. Su questo ho pochi dubbi».
Stefano Cassani
L’allenatore faentino del Lentigione Stefano Cassani, che ha mosso i primi passi da tecnico nel vivaio del Ravenna, non si sbilancia sul pronostico del big match: «È veramente difficile, vedo due squadre alla pari che stanno facendo un percorso incredibile, macinando punti a grandi ritmi. La partita sarà determinata da episodi, ci sarà tanto equilibrio: ogni cosa farà differenza, anche le condizioni del campo. Non hanno punti deboli le due squadre, sicuramente il Forlì ha fatto del possesso palla e del controllo del gioco le sue armi principali. Entrambe ti danno la percezione di essere nel controllo della partita. Attaccano con tanti uomini e creano tante occasioni. Decideranno l’episodio e le caratteristiche individuali di ogni giocatore».
Stefano Protti
Dall’alto della sua lunga militanza in quarta serie Stefano Protti conosce bene Forlì e Ravenna. Ha persino allenato i Galletti in una frazione di stagione sette anni fa, mentre ha incrociato i bizantini svariate volte: «Sarà una partita giocata sul filo del rasoio tra due grandi squadre che stanno disputando una stagione incredibile. Entrambe meriterebbero di salire in serie C. Il Forlì ha un piccolo vantaggio di classifica che potrà fare la differenza nel caso di un risultato positivo, visto che non mancano tante partite alla fine».
Protti entra poi nel merito delle caratteristiche delle due squadre: «Il Forlì ha più qualità di gioco mentre il Ravenna ha una rosa con giocatori di maggiore esperienza e un mazzo di scelte molto ampio. Bello poi sarà il Morgagni in una cornice di pubblico degno di categoria superiore. Il mio pronostico? Penso finirà in pareggio. Mentre su chi tiferò non ho dubbi: la Sammaurese che deve salvarsi».
Gianni D’Amore
Chiude la rassegna l’allenatore dell’Imolese, Gianni D’Amore: «Vedo favorito il Ravenna perché ha un organico superiore. Sul piano del gioco il Forlì ha fatto vedere cose migliori, però in questo tipo di partite di solito la tensione ne fa da padrona e la tattica passa in secondo piano».
D’Amore si ferma un attimo e poi riprende deciso. «Il Ravenna ha la rosa migliore rispetto alle altre squadre che giocano in questo girone. In tutti i reparti ci sono giocatori importanti e che hanno fatto categorie superiori, la loro esperienza avrà un grande peso nello scontro diretto - continua il tecnico rossoblù che poi conclude in questo modo - anche nel Forlì ci sono giocatori pronti, ma ne vedo meno. Se i biancorossi riusciranno ad imporre il loro gioco hanno buone possibilità, ma se sarà una partita chiusa e nervosa, come credo, il Ravenna parte sicuramente favorito».