Braida guarda avanti: “Ravenna poco brillante, ma non è ancora finita”

Facce scure attorno al pullman del Ravenna, ma anche facce consapevoli di aver fornito l’unica, reale prova negativa della lucente era-Marchionni, visto che la prima sconfitta è arrivata dopo 17 vittorie e 3 pareggi in 20 gare di campionato. Quello del Morgagni è uno stop che brucia e costa, quindi si vanno a cercare un po’ di lucidità, analisi equilibrata e ottimismo nelle parole del vice presidente onorario Ariedo Braida, che ha visto il match al fianco di Arrigo Sacchi: «Abbiamo fatto una partita poco brillante e speravamo potesse essere diversa, però il calcio non finisce qui. Mancano 6 partite, cercheremo di vincerle tutte e se poi saranno play-off affronteremo con decisione anche quelli. Si va avanti, come sempre bisogna fare nel calcio».

Campionato e ripescaggio?

A tenere blandamente acceso nel recupero il falò della speranza era stata la premiata ditta di subentrati Guida-Di Renzo, col secondo ancora a segno e ora con la speranza di fare la differenza nel finale di stagione: «Sì - conferma l’ex Roma City - ho sfiorato di testa la punizione di Guida e l’ho deviata in porta. Sono partito da dietro pensando a una traiettoria forte e tesa e così è stato, peccato però per il risultato. Dopo un primo tempo equilibrato il loro gol al 42’ ci ha messo in difficoltà: volevamo riprenderci subito nella ripresa ma non ci siamo riusciti. Mancano ancora 6 partite: proviamo a vincerle tutte e vediamo cosa succederà. Il Forlì ha confermato di essere una grande squadra, noi dopo un avvio non facile stiamo facendo una cosa incredibile, ma è logico che questa sconfitta ci dia amarezza. Ripescaggio? Ora non ne parliamo, però quando giocavo a Latina abbiamo vinto i play-off e e siamo saliti in C».

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