Antonioli: “Ravenna, devi diventare più cinico”

La zona Cesarini, a differenza della gara con il Prato, questa volta è favorevole alla squadra di Antonioli. Grazie al rigore trasformato da Manuzzi al 90’ il Ravenna supera un ostico Tuttocuoio che aveva fin lì imbrigliato le trame dei giallorossi che pure avendo una netta supremazia territoriale erano stati poco cinici sotto porta. In sala stampa il tecnico analizza con la consueta lucidità la gara dei suoi ragazzi. «Non siamo partiti bene, ma dopo i primi venti minuti siamo cresciuti, abbiamo preso in mano la partita ottenendo un dominio totale fino al gol, salvo poi subire il pareggio su una situazione che in settimana dovremo valutare perché si è trattato di un nostro errore. Per fortuna col carattere siamo riusciti comunque a ritornare davanti e conquistare la vittoria».

Un successo strappato con le unghie e con i denti ad una squadra che non ha lesinato tutte le astuzie del mestiere per cercare di portare a casa un risultato positivo. «In effetti – conferma Antonioli – ci siamo trovati di fronte una formazione fallosa e anche provocatoria, con i nostri giocatori a subire di tutto e di più, per cui faccio i complimenti ai ragazzi sperando che la prossima volta ci facciano soffrire un po’ meno».

Prendendo atto delle difficoltà palesate finora dal Ravenna in fase conclusiva, il tecnico lancia poi un messaggio. «Dobbiamo essere più cinici sotto porta, un po’ più tranquilli. Sono certo che è stata la troppa voglia di far bene finora a portarci a sbagliare più del dovuto ma continuando a lavorare riusciremo a risolvere questo problema».

Intanto con i tre punti in tasca si può iniziare a preparare la trasferta a Pistoia con grande serenità, consci che sarà una gara “speciale” per la società e per Antonioli, da ex tecnico del Forlì. «Sappiamo tutti quello che ci è stato fatto e quindi chiaramente non sarà una partita come tutte le altre però penso anche che non dovremo avere nessun eccesso di rivalsa, anche perché questa è una società diversa. Andremo quindi a fare la nostra gara con la curiosità di vedere se la nostra avversaria fra le mura amiche avrà un atteggiamento propositivo e non remissivo come hanno avuto finora tutte le squadre che ci hanno affrontato».

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