Il Ravenna cambia vestito: il 3-5-2 finisce nell’armadio
Tre davanti?
Il 4-3-3, infatti, esige la presenza di due attaccanti esterni, posizione nella quale sarebbero sacrificate le caratteristiche di Nocciolini, Gudjohnsen e Raffini. Potrebbe adattarsi senza problemi, invece, Galuppini, ma l’ex parmense da tempo è il più costante nel rendimento anche per la capacità di andare a giocare palla poco oltre il centrocampo e trasformarsi in trequartista: caratteristiche, come si vede, che lo sacrificherebbero una volta impiegato come esterno. In rosa, anche Siani e forse Trovade potrebbero giocare larghi nel tridente, ma fino a prova contraria l’idea non entusiasma. Tornando a Galuppini, sembra il più indicato per fare il trequartista in un 4-3-1-2 con Nocciolini e uno tra Gudjohnsen e Raffini di punta, modulo che risulterebbe di stampo comunque molto offensivo e quindi passibile di una solida copertura a centrocampo, dove potrebbe a quel punto avanzare uno tra Jidayi e Lelj. Il problema del 4-4-2, invece, potrebbe essere individuato sugli esterni, sia difensivi che di centrocampo. La catena di sinistra potrebbe essere formata da Barzaghi e Bresciani, con inserimento di Siani o Trovade in situazioni di ricerca del risultato, mentre a destra si sono alternati in stagione Pellizzari, Boccaccini ed Eleuteri. Solo quest’ultimo sembra adatto per il ruolo di esterno di centrocampo, però. Infine, il passaggio eventuale ad una difesa a quattro potrebbe richiedere la presenza di Boccaccini o Pellizzari in mezzo all’area, assieme ad uno tra Jidayi e Lelj, con il secondo di questi due giocatori di esperienza che come detto potrebbe avanzare a centrocampo. Le possibilità, come si vede, non mancano, già domenica prossima a Meda si saprà di più.