Cesena, quando il mercato di gennaio fa la differenza
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Non è mica vero che a gennaio non si possono fare affari. Le 6 gare del girone di ritorno che si sono disputate nel 2025 (la prima, quella con la Carrarese, si giocò a fine dicembre) dimostrano che il Cesena ha inserito nella propria rosa tre calciatori funzionali e soprattutto pronti, che si sono immediatamente connessi con il calcio e con le richieste di Mignani. Il primo è stato Antonino La Gumina, che si è sbloccato contro il Bari, poi ci ha pensato Dario Saric, che ha risolto il derby di Reggio Emilia, quindi è arrivato il turno di Flavio Russo, che ha propiziato il gol di La Gumina contro il Pisa. Totale: 4 punti in più grazie agli arrivi di gennaio. Negli ultimi 20 anni non era mai successo che in meno di un mese i rinforzi del “mercato di riparazione” fossero così determinanti.
Partenze sprint
La Gumina ha impiegato poco più di mezz’ora per segnare il suo primo gol con la maglia del Cesena, realizzato alla terza presenza, mentre Saric si è sbloccato alla seconda partita in bianconero, pur impiegando qualche minuto in più. Dopo il fallimento, escludendo il campionato di Serie D, solo nel 2020 erano arrivati più gol dagli acquisti di gennaio nel primo mese: Caturano ne firmò tre (uno a Trieste e due a Imola) e Ardizzone uno (a Piacenza) per un totale di 3 punti in più per il Cesena. Poi il campionato si fermò per Covid e tutto finì. Per trovare una partenza identica a quella di oggi bisogna tornare indietro di 8 anni e più precisamente alla stagione 2016-2017, quando il Cesena acquistò Andrea Cocco a gennaio. Il centravanti sardo ebbe un ottimo impatto: un gol da un punto al debutto sul campo del Perugia (3-3), il gol-vittoria a Carpi (+2) e un’altra zampata determinante a Salerno (1-1) per un altro prezioso punticino conquistato in trasferta. L’altro centravanti che ha avuto bisogno di pochissimo tempo per entrare nel tabellino e mettersi in mostra dopo il mercato di gennaio è stato Giuseppe Greco nel 2010: uno splendido gol al debutto a Cittadella (1-1) e la rete della vittoria di tacco contro l’Ascoli a fine febbraio (1-0) per un totale di 3 punti in più nelle casse del Cesena di Pierpaolo Bisoli. Lanciatissima fu anche la partenza di due dei tre acquisti di punta del gennaio 2014: Luca Belingheri e Roberto Gagliardini. Entrambi segnarono al debutto contro il Varese, poi il primo firmò anche una rete da un punto a Lanciano. Anche in questo caso il Cavalluccio aggiunse 3 punti in classifica. Scavando ancora più nel passato, 18 anni fa ebbe un ottimo impatto Alessandro Pellicori, che però si sbloccò solo a metà marzo segnando due gol decisivi contro Bari e Genoa.
Bottino finale
Ma qual è stato, in termini di punti portati in dote alla squadra, il mercato di gennaio migliore e di conseguenza più “prolifico”? La Gumina, Saric e Russo, per salire sul primo gradino del podio, dovranno superare i tandem Belingheri-Marilungo del 2014 e Cocco-Crimi del 2017. Grazie alla fragorosa lievitazione di Guido, che segnò due gol decisivi in primavera contro Novara ed Empoli, i bianconeri raccolsero ben 7 punti dagli acquisti di gennaio, con Marilungo che avrebbe poi fatto la differenza anche ai play-off con altri due gol decisivi. Cocco e Crimi, nella stagione 2016-2017, aggiunsero 7 punti nelle casse di Camplone: l’attaccante sardo, prima di rompersi il crociato contro il Novara, portò complessivamente 6 punti in più, mentre il centrocampista ne portò uno segnando il primo gol nel 4-1 sul Benevento. Molto bene anche Filippo Falco, che si “fermò” a 6 punti (come l’altro primatista Cocco) segnando 4 gol contro Perugia, Pro Vercelli ed Avellino (doppietta) nel 2016. Greco era invece arrivato a 5 punti con 3 reti, mentre i 4 gol di Granoche nel 2013 fruttarono 2 punti. Al momento La Gumina, Saric e Russo sono a metà strada, ma hanno ancora 12 partite per riscrivere la storia. Naturalmente a suon di gol.
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