Il Rimini proverà a ricostruire la sua tela

Con tanta pazienza il Rimini ci riprova. L’11 marzo a Legnago era arrivata l’ennesima bella prestazione lontano dal Romeo Neri culminata con un secco 1-3. Una serie positiva che aveva avuto il suo segreto nella lunga imbattibilità esterna interrotta proprio in Veneto ma in questo caso non tale da precluderne poi il successo finale.

Prima della gara con il Legnago, la squadra di Buscè, infatti, era reduce da quattro partite in trasferta senza gol al passivo: 0-0 a Pescara e a Sesto San Giovanni con il Milan Futuro, quindi 0-3 con la Spal e lo 0-1 con la Pianese. Un totale di 360 minuti secchi ai quali andavano aggiunti gli ultimi 16’ di Chiavari (il 2-1 dei liguri arrivò al minuto 74). Quindi a Legnago porta inviolata per altri 65 minuti (totale 441’) finchè Franzolini trovò il varco giusto per inserirsi e trafiggere di testa Vitali sul perfetto cross da sinistra di Basso Ricci. Negli ultimi 25 minuti la porta è rimasta inviolata e da qui si ripartirà sabato nella difficile partita di Sassari contro la Torres e allargando il compasso anche e soprattutto nella sfida di coppa Italia contro la Giana Erminio di martedì prossimo. Tradotto, nelle prossime due delicate gare da viaggio il Rimini proverà di nuovo a gettare nella mischia la sua solida fase difensiva che diventa appunto top in campo nemico.

Interpreti sempre diversi

E pensare che, 3-5-2 a parte perchè è il marchio di fabbrica, non c’è mai stata neppure una formula di combinazioni di giocatori ben precisa alla base di questa solidità in trasferta. Perchè Buscè ha sempre ruotato i giocatori a disposizione. Chi più chi meno, infatti, i vari Lepri, Gorelli, De Vitis, Megelaitis e Bellodi hanno giocato insieme in momenti diversi nella difesa a tre. Stesso dicasi per i centrocampisti dove a turno ognuno ha trovato spazio dall’inizio e anche per i due attaccanti che non si risparmiano di certo mai nella fase di non possesso palla. Gagliano, Ubaldi, Parigi, Leonardi e in un’occasione anche Malagrida (a Pescara) sono partiti nella formazione titolare. L’unica eccezione è stato Cioffi che nelle partite prese in esame è sempre subentrato probabilmente perchè Buscè ha voluto far esaltare le caratteristiche di velocità dell’ex Ancona quando magari l’avversario era più stanco e le maglie difensive avversarie più larghe. Insomma si riparte dagli ultimi 25 minuti di Legnago per imporre l’alt a Torres e Giana Erminio tra sabato e domenica.

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