Il Rimini ha capito di potersi fidare ad occhi chiusi di Longobardi
Terzino destro. Quinto di centrocampo su entrambi i corridoi, centrale di sinistra nella difesa a tre. Dovunque lo metta Buscé, Gianluca Longobardi risponde sempre presente. Non a caso è uno di quelli che indossa più spesso la maglia del Rimini: per il ventunenne di Vico Equense sono 1.191 i minuti giocati fino a questo momento. E, giusto per non farsi mancare nulla, nel suo personalissimo tabellino, ci sono finiti anche due gol che hanno portato alla causa biancorossa altrettanti punti: l’1-0 di Carpi (poi la partita è finita 2-2) e il pareggio di Arezzo (1-1). Tre, invece, gli assist: due in Coppa Italia contro l’Arzignano e il Vicenza, uno in campionato contro il Legnago.
Un ruolo nato quasi per caso
Insomma, il difensore campano è una delle tante facce sorridenti di un Rimini che finalmente sembra aver trovato i giusti equilibri. «Partendo dal presupposto che non si finisce mai di imparare e che giorno dopo giorno lavoro per migliorarmi, devo dire che fino a questo momento sono soddisfatto di come stanno andando le cose, sia a livello personale sia a livello di squadra. Rispetto alla scorsa stagione sono cambiati tanti giocatori e quindi all’inizio abbiamo dovuto trovare i giusti equilibri, i giusti assetti, ma grazie all’allenatore e a tutto il suo staff, lavorando sul campo siamo cresciuti in modo graduale acquisendo settimana in settimana grande autostima. Per quanto riguarda il mio nuovo ruolo, diciamo che è nato da un’esigenza dovuta a una serie di infortuni che abbiamo avuto: l’allenatore mi ha provato nella difesa a tre come centrale di sinistra e devo dire che mi sono trovato subito a mio agio anche grazie ai miei compagni».
Un ruolo dove il 28 non solo difende (da manuale la sua chiusura in diagonale contro Italeng nella gara di sabato contro il Pontedera), ma quando può rovescia anche l’azione, vedi il “coast to coast”, sempre con i toscani, quando ha consegnato la palla a Cioffi che poi ha pennellato per la testa di Falbo il quale ha scritto il 3-0 o quando, nel secondo tempo, ha deciso di mettersi in proprio con Tantalocchi che gli ha negato la gioia del gol. «Quando vedo che ci sono le possibilità mi piace provare a spingere, ma nell’occasione del 3-0 è stato bravissimo Antonio a mettere quella palla per Luca che si è inserito alla grande».
Tra Pineto e Coppa Italia
Dopo le due vittorie consecutive a Campobasso e con il Pontedera, per il Rimini inizia un tour de force fatto di 3 partite in 9 giorni, due in campionato (Pineto fuori e Carpi in casa) con la coppa Italia in mezzo. «Come dice l’allenatore, pensiamo di partita in partita. Anche perché a Pineto non sarà facile. Arriva da una sconfitta pesante in casa della Virtus Entella e quindi avrà grande voglia di rivalsa. Ma noi dobbiamo pensare a fare la nostra gara mettendo sul campo le nostre armi. Poi, finita la partita, penseremo alla Coppa Italia».