Petrelli: “Forlì, ora proviamo a vincerle tutte”

God save Elia Petrelli. Se il Forlì è solo in testa alla classifica, lo deve soprattutto al suo centravanti, decisivo anche domenica, con la magia balistica che ha risolto la complicata pratica Cittadella. «Sono contento, non saprei dire se è stato il mio gol più bello, di sicuro è il più pesante. Quando ho ricevuto palla, ho sentito Campagna che mi chiamava, ma non l’ho visto, a quel punto ero già in area, uno contro uno col mio marcatore e ho provato a calciare nell’unico spazio disponibile, per fortuna è andata bene».

La palombella con cui ha beffato De Fazio entra di diritto nella top 3 dei 10 centri di questa stagione: «Se la gioca con la punizione di Pistoia e con le reti realizzate contro Sasso Marconi e Piacenza. Pure il 2-0 di San Mauro, però, non è stato male. La classifica marcatori? Non ci guardo, sono più interessato a fare buone prestazioni».

E da quando è subentrato nel match contro il Sasso Marconi, Petrelli non ne ha sbagliata una, tant’è che, se per caso non segna, fa segnare come testimoniano i 5 assist a referto.

«Il merito è delle persone che mi sono più vicine. Era dai tempi della Juventus Under 23, 3 anni fa, che non mi esprimevo su buoni livelli. Qui a Forlì ho trovato un ambiente ideale: sono vicino a casa e agli affetti più cari, in più i compagni mi hanno capito subito e non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto, anche nei momenti in cui faticavo o ero sfiduciato».

All’inizio, infatti, non sono state rose e fiori: «Quando sono arrivato ero reduce da un periodo di inattività, ragion per cui ho impiegato un po’ per riprendermi, poi durante il match con il Sasso Marconi è scattato qualcosa anche a livello mentale».

Di lì in avanti, forse consapevole che questa era la sua ultima possibilità, si è preso la scena, e non l’ha più lasciata, diventando il beniamino di un Morgagni sempre più pieno. «Sono felice di essere considerato un giocatore importante e ringrazio i tifosi. Sicuramente il loro è un supporto importante: giocare in una bella cornice di pubblico ci dà una bella carica, e speriamo quindi venga ancora più gente allo stadio». Domenica, invece, il Forlì sarà impegnato in trasferta, contro l’ostico Lentigione, 5° della classe: «La considero una delle sfide più complicate, sia per il valore dell’avversario che all’andata ci diede filo da torcere, sia per le condizioni del campo, in ogni modo bisogna trovare il modo di portare a casa i 3 punti».

I Galletti, infatti, devono difendere il primato solitario. «Stiamo vivendo un’annata bellissima, peccato solo per qualche punto buttato qua e là che ora ci farebbe comodo. Per essere sicuri di coronare il nostro sogno non ci resta che provare a vincerle tutte».

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