Lombardi si sbilancia: “Il Forlì gioca il miglior calcio del Girone D”

A volte è meglio esserci anche se per un solo minuto, soprattutto se il momento è di quelli veramente importanti. È il caso di Luca Lombardi, che tre giorni dopo il tesseramento è stato mandato in campo dal tecnico Miramari nella vittoriosa trasferta di Pistoia, proprio nel finale di gara, per sessanta secondi. Sufficienti però per partecipare alla baldoria che ha fatto seguito al colpaccio in terra toscana: «In estate ero rimasto senza contratto a causa del fallimento dell’Ancona, con cui avevo firmato un biennale. Quando due settimane fa il direttore sportivo Protti mi ha prospettato l’idea di venire a Forlì, nonostante fossi in attesa di una chiamata in Serie C, ho accettato perché il progetto mi ha fin da subito incuriosito e interessato e mi sono sentito immediatamente protagonista».

Inizia così il racconto del ventiduenne attaccante esterno di Pietrasanta, nel Lucchese, che nel curriculum presenta 90 partite fra i professionisti con le maglie di Imolese, Ancona, Brindisi e Audace Cerignola, mentre la Serie D è per lui un palcoscenico nuovo: «Confesso di non conoscere a fondo la categoria, so però che il Forlì gioca il miglior calcio di un Girone D che si presenta molto equilibrato e come uno dei più competitivi in assoluto».

Sino alla fine di novembre si era allenato con una squadra di Promozione a Pietrasanta: «Non sono al 100 per cento perché i ritmi sono molto differenti fra questi campionati ma sto cercando di recuperare in fretta. Penso che entro Natale sarò al pari degli altri e infatti non ho seguito una preparazione con sedute differenziate ma sono sempre stato in gruppo anche se non posso avere i 90 minuti nelle gambe».

Luca Lombardi è anche un giocatore molto versatile e in grado di ricoprire più ruoli, per questo il Forlì ha accelerato la trattativa appena le possibilità sono diventate concrete. «Io nasco come trequartista, ma negli ultimi anni ho giocato come esterno offensivo a destra e questi sono i miei ruoli principali. Tuttavia, se occorre faccio anche la mezzala o la seconda punta. A Forlì sono stato accolto molto bene: mi hanno fatto sentire importante e sono stato coinvolto fin dal primo giorno. Vi dico con sicurezza che non è facile trovare un gruppo così compatto nello spogliatoio».

Per la vittoria finale ha già le idee chiare: «Ad inizio stagione le favorite sembravano Ravenna, Piacenza e Pistoiese ma per prevalere serve anche un’identità di squadra e bisogna esprimere un buon calcio. Il Ravenna penso resti l’avversaria più temibile, la Pistoiese nonostante il distacco può ancora rientrare in carreggiata per giocarsi le chance di promozione mentre sono curioso di vedere cosa farà il Tau nel girone di ritorno».

Intanto il Forlì è atteso da due derby prima della sosta natalizia. «Domenica noi abbiamo il San Marino al Morgagni e in contemporanea ci sono scontri diretti che potrebbero favorirci poi concluderemo a Imola dove ho giocato il mio primo campionato di Serie C».

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