Il Forlì sfida lo Zenith Prato per una vittoria che vale doppio

La storia siamo noi. Oggi, infatti, il Forlì di Alessandro Miramari ha la possibilità di entrare negli annali biancorossi: battendo anche lo Zentih Prato, di scena alle ore 14.30 al Morgagni (arbitro Spina di Barletta), sarebbero 9 i successi consecutivi, la più lunga striscia vincente mai realizzata nella vita del club. «Siamo focalizzati sul campionato - commenta il tecnico - tuttavia ci piacerebbe entrare a far parte in maniera indelebile della storia del Forlì Calcio, sarebbe una doppia soddisfazione».

Fissare il nuovo record di vittorie appare un’impresa alla portata, anche se lo Zenith non va sottovalutato, tanto più che rispetto a settembre si è rinforzato, inserendo in difesa Pupeschi e a centrocampo Perugini, Toccafondi e Nistri: «L’ossatura è sempre la stessa, gli innesti effettuati, più che aumentare la qualità della squadra, hanno dato maggiore consapevolezza della categoria. Mi aspetto, quindi, una sfida sulla falsariga dell’andata, quando al di là del punteggio (0-3 per il Forlì, ndr), trovammo un avversario organizzato, che sapeva cosa voleva fare. Oggi, avrà dalla sua un po’ di esperienza in più».

Insomma, non sarà certo una passeggiata come domenica scorsa contro lo United Riccione, e forse è meglio perché malgrado il netto 3-0 finale, all’allenatore biancorosso non è piaciuto affatto l’atteggiamento dei suoi: «Potevamo fare meglio, e lo sapevano anche i giocatori, in ogni modo è difficile lamentarsi di una squadra che inanella 8 vittorie di fila, tutte con 2 o più gol di scarto».

Ciò nonostante, il Ravenna è sempre lì a un’incollatura. A questo proposito, Miramari ribadisce quanto affermato a caldo domenica sugli “aiutini” a favore dei bizantini. «Non c’è bisogno che lo dica io, ci sono le immagini delle partite a dimostrarlo. Io ho solo risposto a una domanda, spiegando perché, malgrado il nostro ruolino di marcia, abbiamo un vantaggio così esiguo. Non credo ci sia nulla di irriverente».

Intanto, col rientro di Martelli, Farinelli e Campagna, l’unico dubbio della formazione anti-Zenith riguarda l’impiego di Macrì. Nel caso lo staff medico non dia il via libero, lo sostituirà di nuovo Lombardi, mentre il posto di capitan Gaiola, squalificato, lo prenderà Rossi. In difesa, con Firman, ultimo arrivato in biancorosso, non convocato, ballottaggio a sinistra fra Graziani e Falasca, davanti, invece, solita staffetta fra Petrelli e Trombetta, non ancora pronto per giocare dall’inizio: «Le sue condizioni stanno migliorando, ma è reduce da un infortunio importante e sente male, ragion per cui va centellinato, senza contare che Petrelli sta disputando un campionato clamoroso e bisogna rispettare il responso del campo. Il mercato? Non siamo obbligati ad andarci, lo faremo solo se si presenteranno delle opportunità».

La formazione

Miramari schiererà il Forlì col consueto 4-3-3: Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Falasca; Rossi, Menarini, Campagna; Lombardi, Petrelli, Farinelli.

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