Il Forlì ha eretto un muro invalicabile: per 14 volte la porta è rimasta inviolata
![Un gesto acrobatico di Lorenzo Saporetti contro la Cittadella (foto Blaco) Un gesto acrobatico di Lorenzo Saporetti contro la Cittadella (foto Blaco)](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x512/1c72/768d432/none/11807/PQSH/saporetti-1-16-02-25_1421067_20250218150907.jpg)
Davanti alla porta del Forlì è calata una cortina di ferro, impenetrabile come quella che durante la guerra fredda separò l’Europa occidentale dall’Europa orientale. Dopo le 3 reti subite dallo Zenith Prato, infatti, i Galletti non hanno più preso gol, sia contro carneadi come Corticella e Fiorenzuola, sia contro il Tau di Motti, capocannoniere del girone, e la Cittadella del temibile tandem offensivo Formato-Guidone, annullati, domenica, da Sbardella e Saporetti. I difensori biancorossi, con l’altro centrale, Drudi, garantiscono infatti quella solidità che il Corticella di Miramari non ha mai avuto e che è una delle ragioni per cui il Forlì si trova ora solo in testa alla classifica.
«In questa stagione, è la 14a volta che la nostra porta resta inviolata - commenta proprio Lorenzo Saporetti - il merito è dell’intera squadra: tutti contribuiscono alla fase difensiva in modo impeccabile e così riusciamo ad essere maggiormente efficaci anche in fase offensiva, perché più rapidamente riconquistiamo palla, meno ce l’hanno fra i piedi i nostri avversari».
Contro la Cittadella, un aiuto in più è venuto da Rossi, schierato centrale di centrocampo al posto dell’infortunato Menarini: «Massimiliano è una diga e ha agevolato il nostro compito. Memori della partita d’andata, tosta e combattuta, sapevamo, infatti, che avremmo affrontato un avversario coriaceo e così è stato, visto che la Cittadella ha giocato prettamente sulle seconde palle. A parte qualche situazione nel primo tempo, tuttavia abbiamo retto bene».
Più difficile è stato scalfire la difesa emiliana, bucata solo grazie a un’invenzione di Petrelli: «Inutile nascondere che abbiamo incontrato più difficoltà rispetto ad altre gare, soprattutto nello sviluppare le nostre trame di gioco. Nella ripresa, comunque, già dalle prime azioni si era capito che eravamo determinati a portare a casa i 3 punti, poi se hai un giocatore di qualità come Elia che fa queste magie, è tutto più semplice».
Oltre al gol capolavoro, Petrelli in avvio aveva pure costretto Sardella a un fallo da penalty, non sanzionato dall’arbitro: «Non ero vicino all’azione, ma a me sembrava rigore. La direzione di gara? Direi che è stata piuttosto confusionaria e poco coerente».
Ciò nonostante, il Forlì ha superato anche l’ostacolo Cittadella, volando a +2 sul Ravenna: «Sapevamo che avremmo potuto disputare un campionato importante, ora è tutto nelle nostre mani. Di sicuro questa stagione è ancora lunghissima».
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