Francesco Campagna e Luca Martelli invitano il Forlì a guardare oltre i propri limiti

In attesa di tesserare un altro centravanti (già avvistato in viale Roma un attaccante africano) il Forlì continua a presentare i volti nuovi della rosa 2024-2025. Ieri è stata la volta dei suoi Holly e Benji: il portiere Luca Martelli, classe 2005 nell’ultima stagione al Corticella, e Francesco Campagna, centrocampista che segna come un attaccante (9 centri lo scorso anno alla Sammaurese). Un vizio, quello del gol, che sembra non avere perduto, vista la tripletta realizzata nell’amichevole con la Sampierana: «Il mio obiettivo è replicare e se possibile migliorare i numeri del campionato passato: essendo una piazza più importante, avrebbero un valore superiore».

Giocatore rapido e duttile, capace di fare sia la fase offensiva che difensiva, Campagna è bravo soprattutto ad attaccare gli spazi («la mia caratteristica principale sono gli inserimenti»). Nato a Cesena, in carriera ha indossato maglie importanti, da quella della sua città, con cui ha collezionato 3 presenze fra i professionisti, a quella del Foggia. «Ho avuto tanti allenatori, e da ciascuno ho cercato di prendere il meglio: a Foggia, Corda mi ha aiutato a livello caratteriale; a Cesena, Viali è stato determinante per la mia crescita tecnica mentre Angelini mi ha dato sicurezza, senza dimenticare Campedelli, che ho avuto al Romagna Centro».

Con il suo pedigree, c’è da chiedersi perché sia ancora in Serie D. «Un motivo ci sarà, probabilmente devo crescere ancora e credo che questa sia la piazza giusta per riuscirci». Intanto, destino ha voluto che alla prima giornata di campionato ci sia subito la sfida da ex con la Sammaurese: «I compagni della scorsa stagione sono rimasti tutti e sarà bello incontrarli».

Se Campagna accrescerà il tasso di qualità del centrocampo, Martelli sarà la prima fonte del gioco biancorosso: «Con Miramari il portiere è fondamentale – conferma – nel suo modo di fare calcio, la costruzione dell’azione parte sempre dal basso, facendo girare la palla ed evitando i lanci lunghi. D’altra parte, è il ruolo stesso che in fase di possesso è sempre più importante».

Proprio la presenza di Miramari è uno dei motivi che ha spinto Martelli a scegliere Forlì: «In più questa è una società seria, che intende far bene e sono convinto di aver preso la decisione giusta».

Il primo impatto è stato positivo. «Siamo partiti forte, disputando un buon precampionato. Si è creato un bel gruppo e credo ci siano le premesse per disputare una stagione importante».

Sulla carta, le favorite sono altre: «Ravenna, Pistoiese e Piacenza partono in prima fila ma non dobbiamo farci intimidire: siamo il Forlì, siamo forti, e possiamo competere ad alti livelli».

Dello stesso avviso Campagna: «Vedendo il mercato, sembrano tre corazzate tuttavia i soldi non sempre fanno la differenza. Questo girone è più ostico dell’ultimo e noi ce la giocheremo alla pari con tutti. Non mi pongo limiti».

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