Forlì, un errore di presunzione pagato a caro prezzo

«Sembrava impossibile potesse capitarmi, invece mi è successo veramente». Come nella canzone di Mario Venuti, il Forlì non aveva certo messo in conto di poter essere fermato dallo Zenith Prato. Eppure, la squadra toscana, malgrado i 26 punti di distacco e le diverse ambizioni, ha espugnato 2-3 un Morgagni ancora inviolato, negando alla Miramari band il record di 9 vittorie consecutive. Se è accaduto, è perché i Galletti, avanti 1-0 già al 13’, hanno dato troppo presto per scontato l’ennesimo successo: «Dopo aver approcciato bene il match - racconta il centrale biancorosso Luca Sbardella - c’è stata una fase di stallo, nella quale non riuscivamo ad essere pericolosi ma, allo stesso tempo, nemmeno subivamo l’iniziativa avversaria. Così, col passare dei minuti, abbiamo abbassato la soglia di attenzione, forse pensando che avremmo portato facilmente in porto la gara».

Un errore rivelatosi fatale, con lo Zenith che ha sfruttato al meglio l’hybris biancorossa per ribaltare la sfida.

«Non è un caso che pareggio e 2-1 del Prato siano arrivati sugli sviluppi di calci piazzati, perché sono proprio le palle inattive quelle dove influisce maggiormente l’aspetto mentale: in queste situazioni, dal punto di vista tecnico e tattico puoi fare poco, contano l’attenzione, la concentrazione, la voglia di non prendere gol, esattamente ciò che a noi in quel frangente è mancato».

Miramari, nel post partita, ha dato la colpa di tale superficialità al senso di onnipotenza per il lungo filotto di vittorie.

«E’ una fotografia corretta. Anche se non si era visto il miglior Forlì, fino al 65’ la partita era incanalata a nostro favore, sembrava un copione già scritto, come quello di tutte le ultime giornate. Il calcio, però, ti ricorda subito che appena dai per scontate alcune cose, l’inciampo è dietro l’angolo».

Detto, fatto: in una giornata propizia per allungare a + 3 sul Ravenna, fermato sull’1-1 dal Tuttocuoio, il Forlì si è visto invece raggiungere dallo stesso Ravenna e dal Tau, con la Pistoiese a -5.

«La delusione non è tanto per l’occasione persa, ma per il modo in cui abbiamo lasciato per strada questi 3 punti: abbiamo fatto tutto noi, buttando via la gara. Lo dimostra il fatto che non avevamo mai subito 3 gol».

Sbardella, uscito al 18’ del match con lo Zenith, dovrebbe esserci a Corticella: «Ho accusato una piccola distorsione alla caviglia, ma non sembra nulla di grave».

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