Forlì, servirà tanta pazienza per abbattere il Lentigione
Apre il Lentigione, oggi alle ore 15 allo stadio Tullo Morgagni, chiude il Prato, sempre a Forlì, il 3 novembre. In mezzo, le trasferte in casa di Progresso e Cittadella Vis Modena. Il maltempo costringe il Forlì (ma anche 15 delle altre 17 società del Girone D) ad un autentico tour de force, con 4 gare in 12 giorni e due impegni infrasettimanali: quello odierno e il recupero di mercoledì 30 a San Damaso, feudo della Cittadella Vis Modena. «Abbiamo dovuto rimodulare il piano degli allenamenti - conferma il tecnico dei Galletti, Alessandro Miramari - avevamo chiesto al Progresso di anticipare la sfida a sabato per avere sempre 3 giorni fra una gara e l’altra, purtroppo non ce l’hanno concesso». Per cui a Castel Maggiore si giocherà domenica.
Oggi l’imbattuto Lentigione
La serie inizia subito con un brutto cliente, il Lentigione allenato dal romagnolo Stefano Cassani: «E’ una buona squadra, d’altra parte la proprietà, che è la stessa della Reggiana, ogni anno investe per allestire una rosa competitiva e lo ha fatto anche stavolta, costruendo una formazione attrezzata per i piani alti della classifica».
Malgrado il pedigree degli avversari, ancora imbattuti dopo due vittorie e 4 pareggi, Miramari pronostica una sfida tutt’altro che aperta: «Al di là dell’ultima partita, in cui ha segnato 3 gol ma con un uomo in più, il Lentigione non ha mai punteggi alti: è molto organizzato, pratica un calcio pragmatico e parte per non prenderle. Mi aspetto perciò una partita bloccata, del resto, non so quanti verranno al Morgagni a giocarsela per vincere 5-4».
Difficile, però, stabilire se sarà proprio questo l’incontro più complicato dei prossimi quattro: «Ci vorrebbe la bacchetta magica. In ogni modo, non ne temo nessuno in particolare, perché ciascuno avrà le proprie insidie e dovremo essere bravi a interpretarle nel modo giusto, così da estrarre il massimo da questo percorso. Con tempi così serrati, poi, bisogna che i ragazzi modifichino l’approccio alla partita: se di solito hanno una settimana per ricaricare le energie fisiche e mentali, stavolta dovranno farlo molto più velocemente».
Almeno, il tecnico, a parte Lupattelli sempre out per la tendinopatia, potrà contare sull’intera rosa, visto che anche Barbatosta dovrebbe recuperare. Inevitabile, visti i tanti impegni ravvicinati, un po’ di turn over e, se in difesa e a centrocampo c’è ampia scelta, in attacco, invece, l’alternativa è ancora limitata a Merlonghi prima punta o Lilli “falso nove”: «Di base, preferisco una punta di struttura, tipo Trombetta a Corticella, purtroppo, Petrelli e Okitokandjo, che hanno caratteristiche analoghe, non sono in condizioni ottimali per giocare dall’inizio».
Dei due, potrebbe presto toccare a Petrelli («l’ho già schierato diverse volte e lo vediamo migliorare settimanalmente»).
La formazione
Miramari schiererà il Forlì con il consueto 4-3-3: Martelli; Masini, Sbardella, Saporetti, Visani; Gaiola, Menarini, Campagna; Macrì, Merlonghi, Farinelli.
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