Forlì, insulti razzisti a un assistente: chiusa parte della tribuna per un turno. Il club: “Prendiamo le distanze da gesti compiuti da pochi”

Gli insulti razzisti a un assistente macchiano l’esaltante vittoria (3-1) conquistato sul campo dal Forlì contro il Tuttocuoio. Il Giudice Sportivo ha inflitto alla società biancorossa un’ammenda di 2.200 euro e la chiusura di una parte della tribuna “per avere i propri sostenitori, per l’intera durata della gara, rivolto espressioni offensive e discriminatorie per motivi di etnia nei confronti di un assistente arbitrale, nonché per avere, nel corso del secondo tempo, nascosto i palloni a disposizione, generando perdita di tempo e un diffuso clima di nervosismo”. La vittima delle offese sarebbe il guardalinee Darwish Abibakr della sezione di Milano, preso di mira dal pubblico seduto in tribuna. Comportamenti inaccettabili e stigmatizzati dal club di viale Roma: “Il Forlì Football Club, a partire dal suo Presidente, Gianfranco Cappelli, tiene a prendere le complete distanze dai gesti compiuti da pochi e non identificabili tifosi durante il match tra Forlì e Tuttocuoio – recita la nota della società –. Il pubblico dello Stadio Tullo Morgagni, durante tutta questa stagione, e anche nell’occasione dell’ultima partita interna, si è sempre dimostrato rispettoso, assistendo in maniera del tutto civile alle grandi imprese dei suoi beniamini in
campo”.
Per colpa di una frangia di tifosi, il Forlì, dovendo scontare “una gara con settore riservato al pubblico locale chiuso”, rischia così di dover rinunciare al sostegno del suo pubblico, proprio nel match casalingo con la Pistoiese, cruciale per raggiungere la matematica certezza del titolo. Per tale motivo, la società ha deciso di impugnare la sentenza, presentando ricorso formale nelle sedi competenti.
Tre giornate a Trombetta
Squalificato per tre giornate anche l’attaccante Trombetta “per avere, a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con una gomitata al volto”, mentre il direttore generale Mariani è stato squalificato addirittura fino all’8 giugno, “per essere, al termine del primo tempo, entrato sul terreno di gioco ed aver proferito espressioni offensive e minacciose all’indirizzo del Direttore di gara, seguendolo fino agli spogliatoi”. Quattro giornate anche al preparatore dei portieri Di Leo.