Forlì calcio, incasso pignorato per una causa civile con un ex collaboratore
Una brutta sorpresa per il Forlì che ha in parte guastato il clima di festa per la goleada contro il Piacenza. Un ufficiale giudiziario ha infatti pignorato l’incasso della partita. Una causa civile tra la società del presidente Gianfranco Cappelli e un ex collaboratore esterno per una vicenda di 5 anni fa, non legata alle questioni sportive: un lavoro da qualche decina di migliaia di euro che l’uomo riteneva di aver portato a termine, al contrario di quanto sostiene il Forlì, giudicato però a settembre in torto dal giudice di primo grado. Essendo la sentenza immediatamente esecutiva l’ufficiale giudiziario è stato incaricato di bloccare l’incasso della partita contro il Piacenza. I soldi, però, non saranno consegnati all’ex collaboratore esterno, in quanto la società, attraverso gli avvocati Irene D’Agata e Giovanna Volpe, ha impugnato la sentenza in Appello (che verrà discusso ad aprile 2025) e contestualmente presentato ricorso per chiedere la sospensione della provvisoria esecutività della sentenza: in questo caso il 17 dicembre la corte d’Appello deciderà se concedere o meno la sospensiva e per questo motivo il Forlì Calcio, come prevede il Codice ha deciso di non dare seguito alla sentenza in termini di pagamento.
Una vicenda che arriva in un momento in cui il Forlì è una società sana dal punto di vista economico e finanziario, senza nessuna pendenza con i suoi dipendenti, con i fornitori e con i giocatori, in nessun caso interessati da questa causa civile che la società spera di risolvere nel migliore dei modi.
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