Farinelli è già entrato in 17 gol del Forlì

E’ partito il countdown per il derby che fra due settimane scriverà una pagina determinante ma non decisiva sulla vittoria nel campionato. Il Forlì ci arriva dopo la strombazzante vittoria di Prato dove con una doppietta sparata nei primi due minuti ha annichilito le timide velleità dei padroni di casa: «Sarà una partita che dirà molto sull’esito finale ma non credo deciderà tutto - annuisce Nicola Farinelli - Dopo mancheranno ancora sei gare e sulla nostra strada avremo avversari qualificati come Piacenza in trasferta e Pistoiese in casa. Certo che conquistando i tre punti manderemo il Ravenna a cinque lunghezze di distanza e sarebbe un bello scossone per il campionato».
Nel bel mezzo ad interrompere l’incedere delle prime due della classe c’è la sosta per il torneo di Viareggio con i suoi molteplici aspetti: «E’ positivo il fatto che uno stop ci consenta di ricaricare le pile - aggiunge Farinelli - ma guardando il bicchiere mezzo pieno occorre considerare l’attesa di due settimane prima di giocare una partita di alto livello. Credo che un fattore molto importante sia non farsi prendere dalla tensione e consumare inutili energie nell’attesa. Noi stiamo facendo un percorso straordinario, insieme al Ravenna un campionato a parte, in un girone che numeri statistici alla mano è senz’altro uno dei più complicati fra i nove della serie D».
Intanto a Prato il Forlì ha dato una dimostrazione di forza anche a livello mentale. Conoscere già il risultato del Ravenna poteva essere un freno, quasi una zavorra, invece è diventata una molla. «La vittoria del Ravenna il giorno precedente ci ha conferito maggiori energie, una vera spinta in più. Siamo scesi in campo per partire forte indirizzando da subito la gara, e tre gol nei primi nove minuti sono la dimostrazione della determinazione che ci animava».
Nato a Ravenna ma residente nel Ferrarese a Porto Garibaldi, Nicola Farinelli può definirsi a tutti gli effetti un pretoriano di Alessandro Miramari che gli ha cambiato ruolo e (probabilmente) anche futuro calcistico. Nelle giovanili a Cesena poi Bologna fino alla prima esperienza in D a Borgosesia, Farinelli era considerato un buon centrocampista. Con l’approdo a Corticella la folgorazione. «Miramari mi disse chiaramente che se volevo fare il calciatore il ruolo più adatto era quello di esterno alto. Confesso che all’inizio ero titubante ed anche un po’ contrario poi con i risultati e le prestazioni mi sono convertito con entusiasmo a questa trasformazione».
Quello attuale è per il 24enne Farinelli il campionato della definitiva consacrazione. «Già l’anno scorso a Corticella (8 gol e 7 assist, ndr) ho lasciato un segno di rilievo ma quest’anno sono in anticipo sulla tabella di marcia con 6 reti e 11 assist. L’obiettivo è andare in doppia cifra per i gol ma vincere il campionato con il Forlì sarebbe il massimo».
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