Vincere dopo la pausa: ecco la nuova sfida del Cesena

A Cesena, l’ultima volta che il campionato di Serie B si era fermato, tirava una brutta aria e la colpa non era certo dell’inverno. Il 29 dicembre 2024, prima del rompete le righe per la pausa di fine anno, la squadra di Mignani aveva appena toccato il fondo sul campo della Carrarese, rimediando una disfatta su tutta la linea, molto più pesante e dolorosa del 2-0 che lampeggiava sul tabellone del vetusto Stadio dei Marmi, dove la squadra bianconera venne pesantemente fischiata dal suo popolo in trasferta. E’ stato quello il punto più basso della stagione, mentre oggi la situazione si è completamente rovesciata perché stavolta il Cesena si è fermato nel momento migliore del 2025.

Depressione e reazione

La figuraccia di Carrara, che aveva fatto calare il sipario sul 2024, era coincisa con la quinta sconfitta nelle ultime 6 giornate disputate nel vecchio anno: 3-2 a Frosinone,
1-0 a Bari, 1-0 a Castellammare di Stabia, 0-1 contro la Cremonese e appunto 2-0 in Toscana per un totale di 0 punti conquistati con appena 2 gol realizzati e 8 incassati. In quel dicembre nero i bianconeri erano riusciti a vincere solo una partita (2-1 contro il Cosenza), mentre nella prima gara dopo la sosta di novembre era arrivato uno striminzito 1-1 in rimonta contro la Reggiana. Totale: appena 4 punti nelle 7 giornate tra le ultime due soste del 2024. Con tutto il senno di poi possibile, in quel caso la pausa di Capodanno ha avuto un effetto balsamico sul Cesena, che ha staccato la spina nel momento peggiore e ricaricato le batterie prima della ripresa di gennaio, dove gradualmente è arrivata la svolta: prima 4 punti nelle due gare contro Cittadella e Sampdoria e poi 6 risultati utili consecutivi (3 vittorie e 3 pareggi) nelle ultime 6 giornate dopo lo scivolone di Catanzaro, unico incidente di percorso del nuovo anno. Insomma, il Cavalluccio ha avuto il merito di mettersi alle spalle il momento più complicato della stagione e di reagire molto bene sfruttando proprio la pausa invernale.

Tabù da sfatare

Alla sosta per le nazionali di novembre, invece, il Cesena si era affacciato con il vento in poppa e lanciatissimo, dall’alto di uno straordinario quarto posto conquistato il 10 novembre al Tombolato di Cittadella: tre vittorie (contro Brescia, Sudtirol e Cittadella) e un pareggio (a Salerno) per un totale di 10 punti in 4 giornate, miglior striscia del campionato prima di quella attuale ancora aperta. In quel caso, a differenza di dicembre, alla squadra di Mignani non fece bene la pausa, perché poi cominciarono i problemi. Oggi lo scenario è lo stesso dello scorso autunno e, alla vigilia del rush finale, il Cesena deve provare a non ripetere quanto fatto tra novembre e dicembre, cioè quando si fermò sul più bello rallentando e sbandando paurosamente nelle gare successive. E poi c’è un altro tabù da sfatare e che accompagna il Cavalluccio dall’estate: Prestia e soci non sono mai riusciti a vincere una partita dopo una pausa. A settembre era arrivato un 2-2 interno contro il Modena, a ottobre i bianconeri erano ripartiti con un pesante 3-5 contro la Sampdoria al Manuzzi, mentre a novembre il Cesena ricominciò con un pareggio contro la Reggiana, una “ics” replicata anche il 12 gennaio contro il Cittadella dopo la pausa invernale. Quattro partite, tutte in casa e zero vittorie. Anche domenica, contro la Juve Stabia, si gioca al Manuzzi, ma la speranza è di invertire il trend.

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