Stasera Cesena-Catanzaro: Mignani intende cavalcare la mentalità vincente e «creare al Manuzzi il nostro fortino»

L’impressione che si ha nel sentir parlare Mignani è che il suo Cesena gli piaccia al di sopra di ogni... difetto. Alla vigilia della sfida con il Catanzaro, una partita che arriva 4 giorni dopo il primo ko della stagione, il tecnico del Cavalluccio affronta serenamente il confronto su ciò che non ha funzionato in casa con il Sassuolo e più in generale nelle prime 4 gare della stagione.

I gol al passivo
«A Reggio Emilia abbiamo incassato due gol di testa, però differenti l’uno dall’altro. Sul primo, Antiste ha colpito in mezzo a tre nostri giocatori, sul secondo c’è stato un nostro mal posizionamento in seguito ad una palla inattiva respinta e rimessa in area. Se vogliamo vedere qualcosa di simile tra i due gol, è che li abbiamo incassati nei nostri momenti migliori. Ecco, anche quando siamo noi in fase di dominio, non possiamo non pensare che ci sia comunque la nostra porta da difendere».
Contro il Verona, sul 2-0 il Cesena ha preso gol in contropiede; Schiavi della Carrarese e Antiste del Sassuolo hanno segnato al termine di percussioni centrali che hanno tagliato in due un centrocampo che sarebbe dovuto essere pieno ma che in quel momento sembrava svuotato. Anche qui Mignani distingue: «Tre gol evitabili sì, ma completamente diversi. Ad esempio, contro la Carrarese non dovevamo far tirare Finotto così facilmente, poi è vero che Schiavi arriva troppo solo per il tap-in, ma l’errore che determina c’era stato prima. Contro il Sassuolo tutto nasce da una brutta palla persa: poi abbiamo mancato un anticipo e non abbiamo assorbito l’inserimento di Antiste. Io però in nessuna partita ho avuto la percezione di aver sofferto a centrocampo. Diciamo che quando giochiamo a tre nel mezzo siamo meno pericolosi davanti e più compatti in fase di non possesso mentre giocando a due con Calò e Bastoni riusciamo spesso ad avere il possesso del gioco e a costruire trame di qualità, però dobbiamo limare quelle imperfezioni che ci hanno portato a subire questi gol».
Il percorso
Il percorso, sia chiaro, è fin qui stato più che positivo. In fondo, il Cesena dopo due giornate è al 2° posto per i tiri effettuati (37, guida il Brescia con 40), Kargbo è 1° per dribbling riusciti (10) e per tiri scoccati (9), contro il Sassuolo è entrato nella trequarti avversaria 70 volte (record di giornata tra A e B), toccando palla 30 volte all’interno dell’area degli emiliani. Numeri super: «Noi abbiamo caratteristiche offensive e una mentalità vincente che ci portiamo dietro dall’anno scorso. Io, comunque, a volte preferirei andare al tiro due volte in meno ma subire anche un gol in meno. Certo, la proposta offensiva della squadra mi rende orgoglioso, però a me le partite da fuochi d’artificio non piacciono e le mie squadre si sono sempre contraddistinte per una buona fase difensiva. Quindi dobbiamo lavorare per migliorare le marcature preventive e per correre forte anche verso la nostra porta e non solo quando attacchiamo».
Partita e mercato
Fatto capire che l’unico dubbio può essere Adamo-Ceesay («ho ragazzi giovani e allenati che non hanno problemi a giocare due gare in 4 giorni») e detto che «Antonucci è in forte crescita», sul Catanzaro dice: «Ha cambiato allenatore, con Caserta che sta già dando identità alla squadra. Davanti ha giocatori molto forti come Iemmello e Biasci e in porta ha messo Pigliacelli per palleggiare e costruire bene da dietro. Noi vogliamo fare risultato pieno perché è importante anche creare il nostro fortino».
Infine il mercato: «Saranno giorni frenetici. Credo e spero possano arrivare un paio di giocatori, però dobbiamo stare all’interno del budget che ha messo a disposizione la società. Quindi servono altre due uscite per riuscire a prendere ciò che vorremmo».
Biglietti e abbonamenti
A ieri erano 2.722 (631 ospiti) i biglietti venduti. Oggi alle 19 chiude la campagna abbonamenti: ieri si era a quota 7.855.

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