Chiamateli i vecchi… nuovi acquisti. Sono arrivati sei mesi fa, durante il mercato di gennaio, e hanno firmato fino al 30 giugno 2024 diventando di conseguenza le prime tre operazioni in entrata della nuova proprietà Usa. Ma in fondo, ripensando alla seconda parte della scorsa stagione, è come se la loro avventura a Cesena non sia ancora davvero cominciata. E il giorno 1, dopo un girone di ritorno 2021/2022 da comprimari e con pochissimi squilli, sarà proprio giovedì 14 luglio, quando risponderanno alla convocazione di Mimmo Toscano per il primo giorno di scuola della nuova stagione e per il primo ritiro con la maglia bianconera. Marco Calderoni, Dominik Frieser e Filippo Pittarello hanno la stessa missione: prendersi una rivincita e riscattare una prima parentesi decisamente grigia con il Cavalluccio. L’esperto difensore con 350 partite di B nel curriculum, il velocissimo centrocampista austriaco reduce da numerose apparizioni da protagonista nelle Coppe Europee e il roccioso centravanti che alla Virtus Verona segnava spesso non sono quasi mai riusciti, per diversi motivi, a superare gli ostacoli che si sono trovati davanti da gennaio a maggio 2022 e dalla prossima settimana proveranno a voltare pagina.
Delusione
Acquistato a titolo definitivo dal Vicenza e arrivato in Romagna per sostituire l’acerbo Yabre e per giocarsi il posto con Favale a sinistra, Calderoni aveva bagnato il suo esordio con un assist per Caturano: era il 30 gennaio 2022 e il Cesena disintegrava l’Olbia al Manuzzi, infierendo nel secondo tempo con il colpo di testa del capitano, ben servito dal terzino friulano con un cross al bacio. Lo squillo al debutto è stato ben presto oscurato dalla complicatissima prima gara da titolare di due settimane dopo contro il Grosseto, quando Calderoni rimase in campo 70 minuti soffrendo tantissimo e uscendo non proprio tra gli applausi del Manuzzi. Fu l’antipasto di un mese di marzo da dimenticare, con la pubalgia che obbligò l’ex Lecce a restare fuori per 8 gare consecutive prima di una timida ripresa nel finale di stagione. Rispolverato sorprendentemente da Viali ai playoff, le due partite contro il Monopoli sono state paradossalmente le più convincenti della stagione. Calderoni ha chiuso con appena 11 presenze, 407 minuti in campionato e 180 nei playoff. Nel 3-5-2 o 3-4-1-2 che Toscano varerà, potrà ricoprire due caselle: braccetto sul centro-sinistra e quinto (o quarto) di centrocampo.
Ambientamento
Se Calderoni è sempre sceso in campo sui titoli di coda della scorsa stagione, Dominik Frieser non si è mai visto. Nelle due gare contro il Monopoli, infatti, l’austriaco è sempre rimasto inchiodato in panchina a testimonianza dello scarsissimo feeling con le idee e le richieste di Viali. Al suo arrivo, l’austriaco aveva inevitabilmente fatto i conti con la lunga inattività (non giocava una gara ufficiale da due mesi) e soprattutto con la lingua e la nuova realtà: il 2 febbraio debuttò con la Lucchese al Manuzzi, ma sono state decisamente più difficili le prime due gare da titolare contro Grosseto e Imolese. Nelle 5 partite da titolare (davvero pochissime) Frieser ha inciso e deciso (un assist) solo contro la Reggiana, quando Viali lo schierò da esterno puro a tutta fascia, probabilmente il ruolo ideale dell’austriaco, che Toscano proverà a lanciare da quinto di centrocampo.
Panzer
Dei tre arrivi dello scorso gennaio (il quarto era stato Allievi, il cui contratto è scaduto lo scorso 30 giugno), il miglior fatturato lo ha strappato Pittarello, acquistato con sei mesi di ritardo dalla Virtus Verona. Ma anche il “Pitta2 non ha trascorso mesi facili: prima il Covid a gennaio e poi uno stiramento rimediato a inizio febbraio contro la Lucchese lo hanno fatto carburare in ritardo e a fuoco decisamente lento. In cinque mesi il centravanti padovano ha realizzato 2 gol, giocando una gara eccellente contro la Reggiana proprio come Frieser, e nella mattanza contro la Carrarese (un gol e un assist), prima di tornare in panchina ai play-off e di “parare” il gol del 3-1 di Zecca a Monopoli.