Nelle ultime 22 giornate il Cesena è arrivato in vantaggio all’intervallo una sola volta: era il 14 dicembre 2024

Qualcuno ricorda come ha trascorso i 15 minuti di intervallo di Cesena-Cosenza del 14 dicembre 2024 al Manuzzi? Probabilmente solo Tavsan, che poco prima del doppio fischio dell’arbitro Galipò firmò la rete del vantaggio, convertendo in gol uno splendido assist di tacco di Ceesay. Nelle ultime 22 giornate di campionato (sì, avete letto bene: 22 giornate di campionato, 5 mesi tondi) è stato un gol “storico” in quanto l’unico che ha permesso al Cesena di guadagnare gli spogliatoi in vantaggio a metà partita e di rendere più piacevole il classico tè caldo dell’intervallo. Considerando che si trattava della terzultima gara del girone d’andata e della quartultima partita del 2024, un altro dato spunta in automatico: nel 2025 il Cavalluccio non è mai riuscito ad andare al riposo in vantaggio.
Due volti
Se nelle prime 10 giornate di campionato la squadra di Mignani riusciva quasi sempre a partire meglio dell’avversario e a dare la prima spallata alla partita (6 volte in vantaggio alla fine dei primi tempi fino a Cesena-Brescia compresa), da metà andata la tendenza è cambiata e, dopo la pausa di Capodanno, il Cesena è diventato squadra da “secondi tempi”, molto più brava a raddrizzare o a cambiare le partite dopo l’intervallo piuttosto che a indirizzarle nelle prime frazioni. Come dimostrano anche i numeri. Nelle 12 giornate disputate nel 2025 i bianconeri hanno segnato appena 3 gol nei primi tempi: Antonucci a Marassi contro la Sampdoria (diagonale dell’1-1), autogol di Scognamillo a Catanzaro (dopo le reti di Bonini e l’autogol di Pieraccini) e il colpo da biliardo di Calò a Cremona, per il provvisorio 0-1. Nei secondi tempi, invece, il Cesena ha cambiato passo segnando ben 11 reti: Donnarumma ha risolto la sfida contro la Samp, La Gumina ha raggiunto il Bari su rigore, Antonucci ha riaperto (invano) la gara di Catanzaro, Saric ha firmato il gol-vittoria a Reggio Emilia, imitato nella trasferta successiva da Bastoni a Cremona, mentre la settimana precedente La Gumina aveva freddato anche il Pisa, senza dimenticare la “doppietta” di Prestia e Antonucci contro la Salernitana, l’autogol di Calvani a Brescia e infine le reti di Shpendi contro Juve Stabia e Tavsan in casa del Sudtirol.
Cambio di passo
Gol soprattutto pesanti. Solo due reti (Antonucci a Catanzaro e Shpendi 10 giorni fa contro le Vespe) non sono servite a nulla, mentre il 2-0 di Antonucci contro la Salernitana ha blindato la partita. Gli altri 8 centri hanno portato sempre punti nelle casse del Cesena, che nei secondi tempi del 2025 ha cambiato letteralmente passo. Se le partite della squadra di Mignani nell’anno nuovo fossero finite al 45’, i bianconeri avrebbero conquistato solo 6 punti perdendo ben 6 gare. Con i gol segnati dopo l’intervallo, i punti sono triplicati: da 6 a 18 e con 8 partite migliorate su 12. Nei secondi tempi sono maturate le vittorie contro Sampdoria, Reggiana, Cremonese e Salernitana, ma anche i preziosi pareggi in rimonta contro Bari, Pisa, Brescia e Sudtirol. Contro Catanzaro e Juve Stabia, invece, il risultato non è mai cambiato: sono le uniche due partite che nel 2025 il Cesena non è riuscito a raddrizzare dopo aver bevuto il tè caldo sotto di (almeno) un gol.