Melby, 50 milioni per portare il Cesena in Serie A in tre anni

Novecento giorni spaccati, un mondo in continua evoluzione e un dato al momento inconfutabile: la crescita del Cesena. La scalata di Mike Melby, diventato in questi giorni il socio di maggioranza di Jrl (che detiene il 100 per cento del Cesena Fc) è solo l’ultima tappa di un viaggio cominciato in un freddo lunedì dell’ormai lontano dicembre 2021. Sembra passato mezzo secolo, ma in realtà sono trascorsi “solo” 900 giorni, due anni e mezzo, scanditi da un costante e continuo miglioramento della parte sportiva, perché i risultati parlano chiaro e non sono interpretabili: da quando è passato in mani americane, il rendimento del Cavalluccio è sempre migliorato.

La partenza

Questa storia che lega gli Usa alla Romagna comincia il 20 dicembre 2021, anticipata dalle prime indiscrezioni uscite tre settimane prima, quando il nome di un avvocato newyorchese di origine ebrea rimbalza in città. Di professionisti in realtà ne arrivano due: con Robert Lewis si presenta John Aiello. Arrivano due giorni prima di Cesena-Siena e il lunedì firmano l’acquisto del 60 per cento del club e vengono presentati dai due presidenti uscenti, Michele Manuzzi (Holding) e Corrado Augusto Patrignani (Cesena Fc), nella sala stampa del Manuzzi. Il passaggio delle quote non taglia fuori i vecchi soci della prima ora, legati a Pubblisole dall’estate 2018, che restano con la fetta di torta meno consistente, mentre Jrl Investment Partners Llc diventa azionista di maggioranza. Per la prima volta nella storia, il pacchetto di maggioranza del Cesena non è romagnolo ed esce addirittura dai confini nazionali. Lewis e Aiello entrano in punta di piedi assieme a Massimo Agostini e l’unica mossa di carattere squisitamente sportivo (al netto dell’ingaggio della meteora austriaca Dominik Frieser) è l’abolizione del minutaggio per accedere ai contributi della Lega Pro. Il tecnico Viali non ha più bisogno di utilizzare la calcolatrice e le carte d’identità per scegliere la formazione, chiude al 3° posto alle spalle delle inarrivabili Modena e Reggiana (applausi) e poi esce al primo turno dei play-off nazionali contro il Monopoli (fischi). Questo è l’antipasto del New Deal bianconero. Dall’estate 2022 si comincia a fare sul serio.

Scricchiolii e delusione

Agostini suggerisce Domenico Toscano, il cui curriculum scalda Lewis e Aiello, che fanno firmare al tecnico calabrese un biennale con opzione per il 3° anno. Poi arriva il direttore sportivo Stefano Stefanelli, scelto curiosamente dopo l’allenatore e si comincia ad allestire una squadra in grado di vincere la C. Fila via tutto liscio (o quasi), ma un’altra decisione tecnica avallata da Lewis si rivela deleteria e folle: l’ingresso in rosa da portiere effettivo del figlio Luca. Il rivoluzionato Cesena di Toscano parte malissimo e dopo un mese di campionato la vetta è già lontana e piovono fischi assordanti. Ma da metà ottobre la squadra comincia a ingranare e a vincere e lunedì 28 novembre 2022 arriva la seconda svolta storica: “Il Cesena Fc comunica che è stato perfezionato il trasferimento del 40% del pacchetto azionario del club, detenuto da Holding Cfc Spa, in capo a Jrl Investment Partners Llc, società di proprietà dei co-presidenti Robert Lewis e John Aiello. In forza di questa operazione Jrl Investment Partners Llc acquisisce il controllo totale del Cesena Fc”.

Il Cavalluccio è completamente americano ma già ci sono scricchiolii che vengono resi noti un mese dopo, all’inaugurazione del Cesena Store in piazza Amendola, quando Aiello annuncia di volersi affidare a un direttore generale in grado di fungere da “ponte” tra Stati Uniti e Romagna. In pratica Aiello vuole commissariare Lewis, che comanda nonostante abbia solo il 2% delle azioni del Cesena, visto che non ha partecipato all’aumento di capitale. Al fianco di John comincia a stagliarsi la figura rassicurante del fratello maggiore Michael, ma è la sempre più ingombrante presenza di Lewis a Cesena a far deragliare il rapporto tra i due avvocati. Sul campo la squadra di Toscano butta via due volte il campionato, perdendo nel peggiore dei modi prima la volata in regular season con la Reggiana e poi i play-off contro il Lecco. Un anno dopo, ci sono altre scorie sportive da eliminare.

Rottura, vittoria e Melby

La stagione sportiva 2023-2024 comincia in ritardo e in un clima depresso, con tanto di striscioni di contestazione appesi ovunque dai tifosi, irritati dall’immobilismo societario. In realtà è la liquidazione di Robert Lewis a rallentare tutte le operazioni, mentre l’arrivo di Fabio Artico sistema l’area sportiva: si ricomincia dall’ex direttore dell’Alessandria e dalla conferma di Toscano. Il 23 agosto il Corriere annuncia: “L’era Lewis è finita”. Due giorni dopo arriva anche il comunicato ufficiale: “A seguito delle sue dimissioni dal Cda del Cesena Fc e della cessione delle quote azionarie detenute all’interno di Jrl Investment Llc, Robert Lewis cessa di rappresentare il Cesena Fc. A prenderne il posto sarà Anthony Scotto, già investitore nel Cesena Fc dal dicembre 2021”. Al comando resta la famiglia Aiello, che durante la stagione apre le porte a nuovi investitori. Tra questi, mentre la squadra demolisce qualsiasi tipo di record e stravince il campionato, compare sulla scena Mike Melby. Che investe una bella cifra nel settembre 2023, raddoppia il suo sforzo economico a gennaio (portando in dote anche Jonathan Klinsmann) e ora è azionista di maggioranza del Cesena Fc. La comunicazione ufficiale, per questioni burocratiche, dovrebbe avvenire all’inizio della prossima stagione, dopo il 1° luglio. Intanto la nuova Jrl di Melby, degli Aiello, di Scotto e di Ciaccia ha stilato un progetto triennale. Budget di 12-14 milioni subito mentre nelle due stagioni a seguire la Sunday Ventures di Melby, che ha agenti molto abili a trovare investitori, cercherà fondi per 15-20 milioni di euro a campionato. Da un minimo di 42 milioni a un massimo di 54 per provare a raggiungere la Serie A entro il 2027.

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