Mai visto un Cesena così straniero dal fallimento del 2018 ad oggi

Da quando ha tolto il prefisso (Ac) e ha inserito il suffisso (Fc), cioè dall’estate 2018 a oggi, il Cesena non era mai stato così... straniero. Con gli arrivi di Sydney Van Hooijdonk ed Elayis Tavsan sono cinque i bianconeri che arrivano dall’estero: i due olandesi, l’americano Jonathan Klinsmann, il sierraleonese Augustus Kargbo e il gambiano-svedese Joseph Ceesay, ai quali andrebbe aggiunto anche Cristian Shpendi, nato in Italia ma che al momento gioca per l’Albania. Cinque più uno: si tratta di un primato per il Cesena Fc, mentre in passato solo tre volte il Cavalluccio aveva schierato più stranieri in un campionato di Serie B.

Post fallimento

Dal 2018 ad oggi il record di Cesena “più straniero” era detenuto dalla squadra di Beppe Angelini, che vinse la Serie D al primo tentativo, schierando tra gli altri il greco Stikas, lo spagnolo-olandese Rutjens e le meteore West Astuti (Australia) e Bedendo (Brasile), che però non scesero mai in campo. Dal ritorno tra i professionisti in poi gli stranieri si contano sulle dita di una mano: nel 2019 arrivarono il croato Butic e il colombiano Valencia, rispedito velocemente al mittente a gennaio, mentre l’anno successivo (a proposito di meteore) venne acquistato l’ivoriano Koffi dalla Fiorentina. Nel 2021-2022 l’unico straniero in estate era il burkinabè Yabre, poi a gennaio arrivò l’austriaco Frieser, deludente su tutta la linea e ceduto cinque mesi dopo. Nelle ultime due stagioni con Toscano, invece, gli unici due stranieri ad aver lasciato un bel ricordo sono stati il franco-congolese Bumbu e appunto Kargbo, mentre il croato Kontek e l’americano Lewis hanno deluso. L’ultimo, prima di quest’estate, ad aver vestito i colori bianconeri è stato Klinsmann.

Da 8 a 9

Come detto, in passato tra i cadetti, solo tre volte il Cesena aveva inserito più stranieri nella propria rosa. Nel primo caso andò malissimo. Stagione 2007-2008, culminata con una dolorosa retrocessione in C: agli ordini di Castori e Vavassori ci sono i brasiliani Artur, Sacilotto e Mezavilla, lo slovacco triste Vascak, il misterioso argentino tascabile Villa Rodriguez, l’inutile romeno Cristea, l’usuratissimo senegalese Doudou e il bosniaco Djuric, l’unico a salvarsi dal disastro. Stesso numero di stranieri nel 2013-2014, ma in questo caso andò decisamente meglio, perché la squadra di Pierpaolo Bisoli salì in Serie A al termine della stagione: in squadra si ricordano il camerunese Parfait, il bosniaco Nadarevic, il gigantesco ghanese Moro Alhassan, lo spagnolo Rodriguez, l’uruguagio Granoche, lo sloveno Krajnc, il francese Defrel e il guineano Bangoura. L’anno prima il Cesena aveva battuto il record, toccando quota 9 in una stagione a due facce, disastrosa nel girone d’andata e ottima nel ritorno in pieno “terremoto” societario: in rosa Morero, Meza Colli, Djokovic, Granoche, Parfait, Brandao, Defrel, Bangoura e Rodriguez. Erano sempre cinque, proprio come oggi, gli stranieri nel 2009-2010, quando il Cesena vinse la B con Do Prado, Djuric, Petras, Malonga e Matute, mentre nel triennio pre fallimento si ballava sempre tra un poker (dal 2015 al 2017) e un pokerissimo (2017-2018).

Serie A

Le vere abbuffate sono arrivate in Serie A. Negli ultimi tre campionati il Cesena è sempre andato in doppia cifra. Con Igor Campedelli al timone, nel biennio dal 2010 al 2012, c’erano ben 18 stranieri a stagione. Qualcuno ha lasciato il segno (Nagatomo, Von Bergen e Bogdani su tutti), altri hanno deluso (Appiah, Ghezzal, Martinez e Hugo Almedia), mentre altri non si sono praticamente mai visti: ricordate Fatic, Ighalo, Gorobsov, Gilnics, e Popescu? Probabilmente neppure loro.

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