La sosta di Capodanno ha riacceso il Cesena
Sosta benedetta o sosta maledetta? Dipende dai gusti e soprattutto dalla prospettiva. Come da tradizione, la pausa in “differita” della Serie B, che ormai da anni ha scelto di giocare fino alla fine dell’anno solare prima di fermarsi all’inizio di gennaio e di tornare in campo a metà del mese (e con 10 giorni di mercato già alle spalle), ha ribaltato alcuni valori e alcune tendenze di fine 2024. Chi stava viaggiando forte prima della sosta, ha faticato parecchio per rimettere in moto nei primi 180 minuti del 2025 mentre chi, al contrario, aveva il motore ingolfato nelle ultime settimane del 2024, ha approfittato della sosta per sistemare alcune cose e per ricominciare con un passo diverso. Proprio come il Cesena.
Cambio di passo
Due partite non spiegano tutto ma spiegano tanto. La squadra di Mignani era stata la peggiore della B nell’ultima settimana prima della sosta: tre sconfitte consecutive contro Juve Stabia, Cremonese e Carrarese con la “ciliegina” di zero gol realizzati in 270 minuti. Più che un calo, una evidente crisi di gioco (soprattutto in trasferta) e di risultati che hanno appesantito l’aria del Manuzzi e soprattutto la testa del Cesena. Se il primo tempo contro il Cittadella è sembrato un fisiologico retaggio del momento difficile di fine 2024, dal Lato B contro i veneti l’aria è cambiata: due chance clamorose non sfruttate per battere i granata all’Orogel Stadium invitavano all’ottimismo in vista del viaggio a Marassi, cominciato malissimo (gol di Riccio al primo tiro della Sampdoria) e poi terminato alla grande con la rimonta da tre punti che ha restituito serenità alla Romagna bianconera. Come il Cesena, anche la Salernitana e soprattutto il Palermo hanno sfruttato lo slancio della sosta per dare un calcio alla crisi e ripartire meglio di quanto avessero finito il 2024: i campani avevano chiuso con un punto in tre giornate, ma durante la sosta di Capodanno hanno fatto una rivoluzione e con Breda in panchina sabato hanno battuto la Reggiana dopo aver perso contro il Sassuolo, mentre i rosanero (che avevano chiuso l’anno con 2 sconfitte e appena 3 punti) sono riusciti ad ottenere il massimo (6 punti) nelle prime due partite del 2025.
Andamento lento
Ma a pagare dazio alla sosta sono state soprattutto le dirette concorrenti del Cesena che, al contrario dei bianconeri, avevano guadagnato la pausa con il vento in poppa. Il Cittadella, ad esempio, è stata l’unica squadra capace di vincere le ultime 3 giornate del 2024. Alla ripresa del campionato la squadra di Dal Canto ha rischiato grosso al Manuzzi (un punto) e perso in casa contro il Mantova. Ancora peggio è andata la Carrarese, al secondo posto nella mini classifica di fine anno con 7 punti: gli apuani, dopo aver disintegrato il Cesena, hanno perso prima a Pisa e poi sono crollati in casa nel derby contro lo Spezia. Hanno vistosamente rallentato anche altre tre potenziali rivali del Cavalluccio: la Reggiana di Viali, che era andata alla sosta con 6 punti in una settimana, è ripartita pareggiando contro il Bari e perdendo beffardamente a Salerno. Un punto anche per Modena e Juve Stabia, che avevano guadagnato le vacanze rispettivamente con 5 e 4 punti in una settimana e che nel 2025 hanno totalizzato un pareggio e una sconfitta. Anche il Catanzaro, in forte risalita a fine girone d’andata, ha ricominciato senza vittorie ma con due pareggi. E il Bari? I prossimi avversari del Cesena avevano finito il 2024 perdendo le ultime due giornate di andata e battendo lo Spezia nella prima di ritorno, ma dopo la sosta non sono andati oltre a due pareggi consecutivi.
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