Cesena, solo tre volte un debutto con più gente

Domenica sera, prima della palla al centro di Cesena-Carrarese, il capitano degli ospiti Marco Imperiale ha vinto il sorteggio e ha scelto di attaccare verso la curva Ferrovia, cioè lato curva ospiti, dove erano sistemati i 512 tifosi apuani. Di conseguenza il collega Giuseppe Prestia ne ha preso atto e si è adeguato ben volentieri, perché nel primo tempo il campo del Manuzzi sembrava in discesa verso la curva Mare, che quest’anno sarà sempre piena come un uovo dopo il sold-out fatto registrare dalla campagna abbonamenti. Proprio come 9 anni fa, in occasione dell’ultimo successo casalingo al debutto contro il Brescia, il Cesena è partito fortissimo e ha vinto la partita nel primo tempo, sfruttando il calore e soprattutto la spinta dello stadio. Il dato ufficiale del debutto parla di 11.369 spettatori complessivi all’interno dell’Orogel Stadium.

Quarto posto

Nelle prime 10 partite della nuova stagione di Serie B, considerando i dati ufficiali sulle affluenze, il Manuzzi si è classificato al 4° posto alle spalle di Bari, Catanzaro e Salerno, cioè le tre piazze più calde del Sud. Inarrivabili i 20.947 spettatori che hanno assistito a Bari-Juve Stabia (l’Orogel Stadium ha una capienza di 20.194 unità), mentre Ceravolo e Arechi hanno battuto l’Orogel Stadium in volata: 12.490 persone hanno assistito a Catanzaro-Sassuolo, 12.259 spettatori a Salernitana-Cittadella. Sopra quota 10.000 anche lo Stirpe di Frosinone (10.855 persone per la sfida contro la Sampdoria) e il Mapei Stadium di Reggio Emilia (10.255 spettatori per Reggiana-Mantova), ma in questo caso è stata determinante per l’impennata la presenza dei tifosi ospiti: 1.023 tifosi doriani e 1.888 virgiliani (il massimo tra le tifoserie in viaggio).

I debutti

Tornando al Cesena, negli ultimi 20 anni il Manuzzi non aveva mai fatto registrare un’affluenza così alta alla prima gara casalinga dopo una promozione dalla Serie C alla Serie B. Nel 2004, in occasione di Triestina-Cesena, la prima partita tra i cadetti dopo l’epica impresa di Lumezzane, erano presenti 6.002 spettatori. Nel 2009, dopo la promozione dalla Prima divisione ottenuta al Bentegodi dai bianconeri di Pierpaolo Bisoli, c’erano 11.099 spettatori per Cesena-Reggina. Per trovare, al debutto, un’affluenza superiore a quella di domenica bisogna tornare indietro di 7 anni: Cesena-Venezia 0-0, prima casalinga della stagione 2017-2018, l’ultima tra i cadetti prima del fallimento, che fece registrare 11.581 spettatori. L’anno prima con il Perugia (1-1) furono 13.475, ma con corposa presenza umbra in curva Ferrovia, mentre per il già citato Cesena-Brescia del 2015 al Manuzzi entrarono 12.137 spettatori. In tutti questi casi il Cavalluccio aveva superato 9.000 abbonati. Escludendo i campionati di Serie A, si tratta delle uniche tre partite inaugurali disputate al Manuzzi che hanno fatto registrare una più alta presenza di pubblico rispetto al dato di Cesena-Carrarese.

Abbonamenti

A proposito di fedeltà e di tessere sottoscritte, i dati che riguardano gli abbonati dei 20 club cadetti di quest’anno sono ancora “work in progress”. Il Cesena, che ha prolungato la campagna fino a mercoledì prossimo, punta a raggiungere quota 8.000. Al momento comanda l’inarrivabile Sampdoria, che sfiora i 20.000 abbonati, mentre al secondo posto c’è il Palermo, che prima di Ferragosto aveva venduto 12.743 tessere. Sul terzo gradino del podio il Frosinone che, a differenza del Cesena, ha superato il muro delle 8.000 con 8.032 abbonamenti. L’unica società che può ancora superare il Cavalluccio è il Bari, che sabato scorso contro la Juve Stabia ha comunicato 6.859 abbonati.

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