Il Cesena ha imparato come si fermano le grandi

Da un Manuzzi sempre più caldo e sempre più pieno stava per uscire la partita-fotocopia di Cesena-Salernitana. Stavolta è mancato solo il gol nel finale che avrebbe incendiato lo stadio e consegnato un altro successo al Cavalluccio: Andrea Ciofi all’85’ e Flavio Russo in pieno recupero non sono riusciti ad imitare capitan Prestia, che aveva schiacciato in porta il pallone dell’1-0, ma hanno confermato che la squadra di Mignani non muore mai e ha sempre parecchia benzina nel proprio motore, riuscendo a procurarsi occasioni clamorose (vedi anche La Gumina a Brescia) nei minuti finali di tutte le partite. Prima della calda chiusura e della doppia palla-gol cestinata, il copione del Lato B era stato identico a quello dell’ultima partita al Manuzzi, con un episodio contrario e molto contestato in apertura (rigore tolto al monitor da Cosso contro la Salernitana, gol annullato al monitor da Prontera con lo Spezia) e successivamente con un rigore fischiato contro dopo ingresso del Var e parato prima da Klinsmann e poi da Pisseri, che hanno confermato un dato: se due anni fa il Cesena non aveva un portiere affidabile, oggi ne ha addirittura due. Senza dimenticare Siano.

Striscia record

Proprio come in occasione dell’ultima sosta del 2024 a metà novembre, il Cavalluccio ha guadagnato la prima (e unica) pausa del 2025 nel proprio momento migliore. All’andata i bianconeri avevano messo insieme cinque risultati utili consecutivi a cavallo della sosta, mentre stavolta hanno allungato la striscia: con lo 0-0 di sabato contro lo Spezia, i risultati positivi sono diventati sei grazie a tre vittorie contro Reggiana, Cremonese e Salernitana, e ad altrettanti pareggi contro Pisa, Brescia e appunto Spezia.

Nell’anno nuovo il Cesena ha perso solo una partita, proprio come hanno fatto la capolista Sassuolo, il Catanzaro (unica squadra ad aver battuto i bianconeri nel 2025), il Bari e il solidissimo Spezia ammirato al Manuzzi. A differenza di quanto accadeva nel girone d’andata, il Cavalluccio ha cambiato marcia contro le big: in attesa del Sassuolo, che arriverà al Manuzzi alla quartultima giornata (con la Serie A già sicura?), al momento la squadra di Mignani ha bloccato il Pisa e lo Spezia e battuto la Cremonese per un totale di cinque punti. Contro tutte queste squadre, nel 2024, i punti conquistati erano stati zero.

Piacevoli sorprese

Nella copertina di Cesena-Spezia è entrato Matteo Pisseri, che ha disinnescato due volte Lapadula nel momento cruciale della partita imitando il collega Klinsmann e soprattutto dimostrando di essere un portiere sempre affidabile e pronto. Non giocava da quattro mesi e mezzo, è stato rispolverato in extremis dopo il forfait del titolare e ha sfoderato un paio di parate determinanti. In questi quattro mesi e mezzo, invece, Matteo Piacentini era sceso in campo solo una volta in campionato, disputando 70 minuti contro gli elefanti del Pisa. In quel caso aveva sostituito lo squalificato Ciofi ed era stato “incastrato” da Meister in occasione del gol di Tourè, stavolta ha preso il posto di Mangraviti e non ha concesso nulla al fortissimo attacco dello Spezia, che in campo ha rovesciato tutte le punte possibili raccogliendo le briciole. Ancora una volta è stato molto positivo l’impatto di chi è entrato dalla panchina, con Tavsan e Russo che stavano per riscrivere il finale con assist e gol-vittoria, mentre una menzione speciale (oltre al solito Francesconi) la merita Raffaele Celia: quarta gara consecutiva da titolare, zero minuti e tanti dirimpettai saltati sulla fascia e una condizione fisica spumeggiante, con una parabola che ricorda tantissimo quella del Cesena nell’ultimo mese e mezzo.

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