Il Cesena con Curto ha subito 5 gol su 17 totali: la società spera nella sospensiva
Domenica pomeriggio, nell’affollata tribuna numerata del Manuzzi, si stagliava nitidamente la possente corporatura di Marco Curto, al quale molti tifosi del Cesena hanno espresso la propria solidarietà dopo le prime due sentenze della Fifa, che hanno condannato il difensore napoletano a 10 giornate di squalifica (subito ridotte a 5) per l’ormai famigerato e discusso “caso Chan”.
In attesa
Dopo la sconfitta di venerdì scorso in appello, Curto e il suo legale di fiducia Luca Smacchia hanno subito inoltrato un nuovo ricorso al Tas di Losanna, con richiesta di sospensione della sanzione fino al termine del giudizio. Una risposta, dal Tribunale Arbitrale dello Sport, è attesa proprio in questi giorni, magari già nella giornata di oggi.
Senza certezze su date e verdetti, il tecnico Michele Mignani deve fare (provvisoriamente) ancora i conti con un’assenza pesante nel proprio pacchetto difensivo, che soprattutto nell’ultimo mese non si sta dimostrando particolarmente impermeabile. Come sottolineato anche a caldo domenica al fischio finale, oggi il Cesena è la squadra che prende più gol in B. Il fatturato è precipitato nelle ultime tre giornate e curiosamente proprio la presenza/assenza di Curto è un indicatore molto interessante. Il centrale prelevato in prestito dal Como, in questo primo scorcio di campionato, ha dimostrato di essere un classico difensore “vecchia scuola”: sicuramente il più duro di tutti in un reparto “pulito” e che abitualmente commette pochissimi falli (Curto è in diffida dalla sesta giornata dopo 4 ammonizioni ricevute), ma anche il più dotato fisicamente e in marcatura, mentre nella gestione del pallone richiesta da Mignani ha convinto meno di chi gli ha soffiato il posto. Ma, analizzando il minutaggio e l’utilizzo del difensore momentaneamente ai box, c’è un dato incredibile che colpisce.
Con o senza Curto
Il numero 3 del Cesena, nelle prime 9 giornate di campionato, ha raccolto 7 presenze: le prime 6 da titolare e l’ultima da subentrato nel finale contro il Mantova per blindare il successo. Complessivamente Curto è rimasto in campo 445 minuti (recuperi esclusi) fino alla squalifica ordinata dalla Fifa. In questo lasso di tempo, con l’ex difensore del Como in campo, il Cavalluccio ha incassato soltanto 5 dei 17 gol presi in totale: due a Reggio Emilia contro il Sassuolo (Antiste e Russo), altri due contro il Modena al Manuzzi (Pedro Mendes e Zaro) e infine uno contro il Mantova (Ruocco) nell’ultima partita giocata prima di entrare ai box. In pratica un gol preso ogni 89 minuti. Quando il Cesena ha incassato gli altri 12 gol, invece, Curto non era in campo: alla prima giornata contro la Carrarese, che aveva accorciato le distanze nel secondo tempo con Schiavi, il difensore era stato sostituito all’intervallo, mentre nel beffardo ribaltone di La Spezia (gol di Soleri all’85’ e di Bertola al 99’) l’ex lariano era stato sostituito da Prestia. Curto era in panchina anche in occasione del gol di Redolfi contro il Mantova ed infine in tribuna nelle ultime due partite contro Pisa (3 gol presi) e appunto Sampdoria (5). Totale: 365 minuti senza di lui e ben 12 gol incassati, uno ogni mezz’ora. Naturalmente, se il Cesena imbarca molta più acqua senza Curto, la colpa non è di chi lo sostituisce e, al contrario, nei 445 minuti (praticamente la metà degli 810 giocati) con appena 5 gol al passivo il merito non è solo del centralone napoletano. Ma recuperarlo il più in fretta possibile potrebbe essere un’ottima soluzione per tutti.
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