Il Cesena che ha dominato la C ora sta alla grande anche in B

Consultando il tabellino di Cesena-Spezia di sabato e confrontando le scelte iniziali di Michele Mignani e di Luca D’Angelo emergevano una piccola similitudine ma soprattutto una grossa differenza. Cominciamo dalla similitudine: nell’undici schierato dai due tecnici c’era, su entrambi i lati del campo, un calciatore che un anno fa militava in Serie A: Simone Bastoni per il Cesena e Gianluca Lapadula per lo Spezia. Passiamo alla differenza: gli altri 10 bianconeri di Liguria schierati inizialmente dal tecnico abruzzese erano tutti reduci dal campionato di Serie B 2023-2024, mentre ben 8 bianconeri di Romagna su 10 un anno fa indossavano la maglia del Cesena in Serie C e ben 6 di loro non avevano mai assaggiato il campionato cadetto prima di quest’anno. Togliendo il già citato Bastoni, Calò e Celia, sabato Mignani (anche per colpa di alcune assenze pesanti come l’intoccabile Mangraviti, La Gumina e Antonucci) si è affidato alla vecchia guardia ed è stato ripagato.
Ottovolante
Ben 8 reduci dall’indimenticabile cavalcata di un anno fa in Serie C, schierati tutti insieme in campo dall’inizio, rappresentano un record eguagliato in questa stagione: fin qui era già capitato (solo) altre tre volte che l’allenatore del Cesena ne schierasse così tanti alla palla al centro. La prima volta nel 3-5 contro la Sampdoria, quando giocarono Pisseri, Ciofi, Prestia, Adamo, Francesconi, Donnarumma, Berti e Shpendi. Discorso simile per Cesena-Sudtirol 1-0: quel giorno a inizio gara c’erano Klinsmann, Ciofi, Prestia, Adamo, Donnarumma, Berti, Shpendi e Kargbo. Nel 2025, invece, era capitato solo contro l’altra corazzata Pisa di vedere ben 8 reduci dalla C in campo dal via: Klinsmann, Piacentini, Prestia, Adamo, Francesconi, Donnarumma, Berti e Shpendi. Se contro la Samp era arrivata una sconfitta bruciante, nelle altre tre sfide il Cavalluccio si è sempre ben comportato, conquistando 5 punti e bloccando seconda e terza forza del campionato.
Da 3 a 7
E’ ancora più interessante analizzare tutte le formazioni iniziali di Mignani per capire quanto sia cambiata la solidità della squadra e soprattutto quanto sia importante il peso della vecchia guardia dentro alle rotazioni della Romagna bianconera. Nelle tre partite che hanno preceduto Cesena-Spezia, ad esempio, l’allenatore del Cavalluccio aveva inizialmente schierato “solo” 5 reduci dalla C, mentre nelle prime cinque partite del 2025 erano sempre stati 7 i “vecchi” in campo dall’inizio ad eccezione del match con la Sampdoria (6). Se nell’anno nuovo il Cesena ha trovato la propria dimensione, sbagliando solo una partita (a Catanzaro il 1° febbraio), ben diversa è stata la musica nelle 20 giornate del 2024. E qui spicca un dato significativo: le cinque peggiori gare dell’anno vecchio sono state quelle in cui Mignani ha scelto di affidarsi inizialmente al numero più basso di reduci dalla Serie C. A Pisa, a Salerno, a Frosinone e a Castellammare di Stabia erano titolari solo 5 rappresentanti della vecchia guardia mentre nella peggior partita della stagione (Carrarese-Cesena 2-0 prima della pausa invernale) c’erano appena tre protagonisti dell’ultima promozione: Klinsmann, Prestia e Francesconi. Ciò significa che chi è stato protagonista in C può ben comportarsi anche in B se ben supportato dall’incastro con i nuovi. E questa formula, nel 2025, a Cesena sta funzionando.
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