Giacomo Calò: «Dovevo farmi perdonare per il rosso e le tre giornate di squalifica»

Più puntuale di così è dura. Giacomo Calò ha impiegato meno di un quarto d’ora per farsi perdonare. Dopo aver lasciato il Cesena in dieci contro il Bari ed aver saltato tre partite per squalifica, ieri allo Zini il play triestino ha realizzato il suo primo gol in maglia bianconera e, nel finale, si è pure procurato la punizione trasformata in gol da Bastoni, chiudendo nel migliore dei modi una partita di grande sostanza e presenza in regia: «Ho sofferto parecchio dopo il rosso con il Bari e nelle ultime tre settimane - confessa il regista nella pancia dello Zini - sapendo di non poter giocare per squalifica. In allenamento ho cercato di rendermi utile alla squadra e oggi (ieri, ndr) mi sono fatto perdonare con un gol e con una grandissima vittoria. Poi ci tenevo a entrare bene, perché in queste ultime due partite siamo stati davvero bravi e mi sarebbe dispiaciuto interrompere la striscia positiva».
Rispetto al girone d’andata, quando il Cesena soffriva tremendamente in trasferta, pur giocando spesso benissimo, oggi la squadra è più solida e più concreta lontano dal Manuzzi: «Rispetto all’andata – riparte Calò – fuori casa giochiamo con più carattere. Dentro di noi è cambiato qualcosa a livello mentale. All’inizio costruivamo tantissimo e segnavamo pochi gol, ora è il contrario».