Cremonese-Cesena: in curva ospiti è vietato l’accesso anche per i power bank

Negli ultimi spiccioli di gara, in attesa del fischio finale che avrebbe sancito la vittoria, è partito anche un coro “Cesena Cesena” da parte degli sparuti tifosi bianconeri arrivati a Cremona, di cui 23 nel settore ospiti e altri sparpagliati in tribuna e nei distinti.
Una trasferta che (si può ipotizzare) avrebbe richiamato almeno un migliaio di cesenati, è stata drasticamente ridimensionata dal divieto imposto ai residenti in provincia di Forlì-Cesena i quali hanno, comunque, trovato la solidarietà degli ultras della Cremonese. Al di là della rivalità che divide le due tifoserie, all’esterno dello stadio era esposto lo striscione “La partita non è uguale se è assente il mio rivale”.
Il pomeriggio dei tifosi cesenati, che in assenza di gruppi organizzati non hanno esposto striscioni né pezze, è trascorso nella massima tranquillità fino alla gioia finale.
Da segnalare solo che, all’ingresso nel settore ospiti, a un sostenitore bianconero non è stato consentito introdurre nella curva riservata ai sostenitori del Cesena un caricatore per il telefonino (“power bank”). Gli era già capitato a Palermo, quando poi gli era stato restituito a fine gara, di conseguenza prima di essere sottoposto ai controlli da parte degli steward dello Zini aveva chiesto alle forze dell’ordine presenti che gli hanno risposto come non fosse possibile introdurlo sugli spalti, costringendolo a tornare al parcheggio per lasciarlo in auto. Certamente un simile oggetto potrebbe diventare pericoloso se lanciato (ma chi lo farebbe, visto il suo valore?) e colpisse in testa qualcuno, ma se la si mette così, anche un cellulare potrebbe essere considerato un oggetto contundente.