Cesena, stavolta il cambio di calendario non sposta gli equilibri

Un anno fa, in occasione dell’ ultimo rinvio comunicato curiosamente nel giorno della gara proprio come a Pasquetta, il Cesena non fu molto fortunato: senza l’allerta meteo, che obbligò la Lega a non far disputare il turno infrasettimanale contro l’Entella, i bianconeri sarebbero scesi in campo a Chiavari con un solo assente (l’infortunato Donnarumma) e un giocatore in forte dubbio (l’acciaccato Shpendi), mentre tre settimane dopo, nel giorno fissato per il recupero, il Cavalluccio tornò in Liguria senza l’intero attacco (Shpendi e Kargbo in Nazionale, Corazza squalificato) e con Ciofi infortunato. Ma la beffa più grande, a proposito di rinvii dell’ultima ora, è datata 23 febbraio 2013: quella sera il Cesena di Bisoli avrebbe dovuto sfidare l’Ascoli in un delicatissimo scontro diretto per la salvezza. I marchigiani si presentarono al Manuzzi senza lo squalificato Simone Zaza, per distacco l’uomo più forte e più in forma, che avrebbe chiuso il campionato a quota 18 gol, ma una fitta nevicata imbiancò lo stadio: il Cavalluccio spinse per cominciare quantomeno la partita (pensando probabilmente all’assenza del capocannoniere Zaza), ma l’arbitro Castrignanò mandò tutti a casa. Se la partita fosse cominciata, Zaza non avrebbe potuto giocare l’eventuale prosecuzione, in caso di sospensione, mentre il rinvio della gara beffò il Cesena: nel recupero, fissato due settimane dopo, il centravanti dell’Ascoli aveva già scontato la squalifica e segnò una doppietta decisiva, regalando il successo al Picchio.
Nuovi scenari
La sensazione è che stavolta il rinvio del derby contro il Modena e la successiva ricollocazione della partita del Braglia non abbiano causato particolari disagi al Cavalluccio. Innanzitutto perché si trattava della trasferta più breve e di conseguenza più agevole per la truppa di Mignani, che è rientrata senza alcun disagio dal ritiro emiliano, e poi perché al Modena sarebbe mancato solo un titolare per squalifica (il jolly Magnino), mentre gli altri tre assenti non convocati da Mandelli (Caldara, Dellavalle e Gliozzi) si palleggiano spesso tra campo e panchina. Non sarà particolarmente scomodo tornare a Modena per il recupero, visto che dal punto di vista logistico servirà un’altra ora e mezza di pullman. Considerando che la gara è stata inserita come “nuova” ultima giornata della stagione regolare, anche in caso di eventuale qualificazione ai play-off da parte del Cesena, il viaggio di ritorno sarebbe comodo e non toglierebbe alcuna energia alla squadra di Mignani. Detto questo, non resta che dare un’occhiata proprio al calendario.
Il cammino del Cesena
Dopo il convulso pomeriggio di Pasquetta, che ha fatto arrabbiare tantissimo alcuni club (su tutti lo Spezia), lo spostamento della giornata numero 34 in coda al campionato ha modificato la successione di alcuni scontri diretti che potranno avere un peso specifico considerevole in chiave playoff. Cominciamo dal Cesena. Per gli uomini di Mignani non cambia molto: venerdì sera al Manuzzi arriva la capolista Sassuolo, che ha già festeggiato (ma a questo punto non sul campo) la promozione in Serie A, mentre sei giorni dopo i bianconeri saliranno a Mantova per sfidare una squadra che, a maggior ragione dopo non essere scesa in campo a Pasquetta, avrà ancora bisogno di punti per mettersi al sicuro, al netto del risultato della sfida di venerdì contro la Cremonese. Domenica 4 maggio i bianconeri ospiteranno il Palermo, che lotterà verosimilmente per difendere (e migliorare) il posto nei playoff, mentre il venerdì successivo è in programma la trasferta a Cosenza. Fosse stata l’ultima giornata, i calabresi sarebbero stati quasi certamente in C, mentre così non è detto. Infine, martedì 13 maggio il Cesena salirà a Modena: oggi sarebbe una “finale” con vista sui playoff, all’ultima giornata chissà.
Gli scontri diretti
In questo momento le due più grandi rivali del Cavalluccio sono proprio Modena e soprattutto Bari, che si sfideranno venerdì al San Nicola. I galletti avranno poi Cosenza in trasferta, Pisa in casa, Cittadella fuori e chiuderanno a Bolzano, presumibilmente contro un Sudtirol ancora affamato di punti. Anche in questo caso lo spostamento della giornata non sembra sfavorire il Cesena. E lo stesso vale in chiave Modena. Bari fuori, Reggiana in casa, Carrarese fuori e Brescia in casa: questo è il menù per i canarini prima del derby contro il Cavalluccio. Anche qui non sembrano esserci squadre con la pancia piena o incroci particolarmente favorevoli. Non resta che attendere tutti i verdetti del giudice supremo: il campo.
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