Cesena, quanti incroci particolari domani a Palermo

Quando una partita da ex tira l’altra. Scherzi del destino e del calendario: nel giro di otto giorni, dopo l’amarcord contro il Modena di venerdì scorso, domani pomeriggio Michele Mignani sfiderà un’altra squadra che ben conosce, visto che pochi mesi fa l’uomo di Genova era l’allenatore del Palermo. Se per i rosanero l’attuale tecnico del Cavalluccio non sarà affatto una novità, anche se il matrimonio è durato poco, per il Cesena è invece una novità assoluta Alessio Dionisi, il vero colpo da novanta della danarosa estate rosanero. Per tornare in Serie A, infatti, il Palermo non ha badato a spese e ha scelto un nome pesante, pescando un allenatore reduce da ben tre stagioni nel massimo campionato sulla panchina del Sassuolo.

Prima volta

Classe 1980, toscanaccio di Abbadia San Salvatore, minuscola frazione a due passi da Siena, l’ex difensore non vanta un illustre passato da calciatore. Dopo essere uscito dal settore giovanile della Fiorentina, Dionisi passò proprio da Siena, dove fu anche compagno di Mignani per qualche mese nella stagione 2000-2001 prima di trasferirsi in prestito al Voghera e di cominciare una lunga carriera tra Serie D e Serie C, dove al massimo ha vinto due campionati in due anni con la Tritium, passando dai dilettanti alla Prima divisione. Storia ben diversa da allenatore. Dopo un po’ di gavetta, Dionisi ha preso il volo verso l’alto proprio in Romagna, quando portò una meravigliosa Imolese (con Saber a centrocampo) al terzo posto in C e a un passo da una clamorosa promozione in B. Una Serie B che Dionisi ha poi assaggiato prima a Venezia e poi a Empoli, vincendo il campionato nel 2020-2021 alla sua seconda esperienza tra i cadetti. Domani sfiderà per la prima volta il Cesena, che in carriera non ha appunto mai incrociato da quando allena.

Gli altri

Dionisi non è l’unico allenatore dell’attuale Serie B a non aver mai sfidato il Cavalluccio in panchina. Guardando le altre 18 squadre cadette, al momento ce ne sono altri cinque: Andrea Sottil, Federico Valente, Edoardo Gorini, Giovanni Martusciello e l’ex bianconero William Viali. Il primo, chiamato a sostituire Andrea Pirlo sulla panchina della Sampdoria, era stato valutato in estate anche da Fabio Artico, con il quale aveva già lavorato a Cuneo. Dal 2020, quando subentrò a Pescara da debuttante in B, ha allenato per due stagioni l’Ascoli tra i cadetti e per altri due anni l’Udinese in Serie A prima di chiudere anzitempo proprio all’inizio della scorsa stagione la sua esperienza in Friuli. Federico Valente, classe 1975 del SudTirol, è invece uno “sconosciuto”: fino all’estate 2023 aveva sempre lavorato con i giovani, tra Svizzera e Germania, prima di ricevere la chiamata dal club di Bolzano, che scelse di affidargli la Primavera. Ma lo scorso 4 dicembre, dopo l’esonero di Bisoli, il SudTirol lo ha promosso in prima squadra e da quella panchina non si è più allontanato. Un caso abbastanza simile riguarda Edoardo Gorini del Cittadella, promosso nel 2021 dopo anni da collaboratore, e alla quarta stagione da capo allenatore dei veneti. Il Cesena non ha mai affrontato da capo allenatore neppure Giovanni Martusciello, storico vice di Sarri già ai tempi di Empoli, e oggi tecnico della Salernitana, mentre il caso più curioso riguarda l’unico ex, al secolo William Viali. Dopo i due anni e mezzo vissuti in Romagna, il tecnico di Fiorenzuola è “salito” in B lavorando prima a Cosenza, poi ad Ascoli e infine nuovamente a Cosenza. Da quest’anno guida la Reggiana e a metà novembre tornerà per la prima volta da ex al Manuzzi.

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