Cesena-Modena, riecco Defrel: l’uomo play-off di Latina
Lo scorso 27 agosto, allo stadio Stirpe di Frosinone, Gregoire Defrel ha segnato di testa quello che ad oggi è il suo ultimo gol in Serie B. Per trovare il penultimo basta spostarsi di pochi chilometri, più precisamente da Frosinone a Latina, dove il francese ha realizzato una rete che ha fatto la storia del Cesena. Era il 18 giugno di 10 anni fa e, allo stadio Francioni, un tocco sporco da due passi del francese riportò il Cesena in Serie A. Quella A dove “Greg” ha disputato ininterrottamente le ultime 10 stagioni prima di firmare con il Modena quest’estate e di scendere al piano sottostante. Dove venerdì sera affronterà per la prima volta da ex il “suo” Cesena al Manuzzi.
Impennata
Farà un certo effetto ritrovare da avversario un giocatore che in bianconero è entrato nel club dei “centenari”, disputando ben 110 partite ufficiali con il Cavalluccio sul petto, distribuite su tre campionati: due di B, dal 2012 al 2014, e uno di A l’anno successivo. Il Cesena, per l’attaccante francese, ha rappresentato il classico trampolino di lancio, un ascensore ideale sul quale salire al momento giusto di una carriera diventata poi scintillante. E dire che tutto era cominciato praticamente per caso, nell’estate 2012, quando il club di Igor Campedelli appena retrocesso in B intavolò una complessa trattativa con il Parma per cedere Marco Parolo agli emiliani. L’operazione prevedeva la cessione del centrocampista di Gallarate per 4 milioni più il difensore portoghese Brandao e un giovane a scelta. Il Cesena scelse il semisconosciuto 21enne Gregoire Defrel, che due anni prima aveva debuttato in A proprio con il Parma e che era rientrato alla base dopo una discreta stagione in C con la maglia del Foggia (23 partite e 4 gol). Ai fratelli Campedelli intrigava la duttilità del francese, che avrebbe potuto ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. E così fu. Dopo una partenza da brividi e il debutto al Menti di Vicenza, seguito da un altro rapido spezzone nella partita contro il Novara (che costò la panchina a Nicola Campedelli), il francese cominciò a carburare proprio con l’arrivo di Pierpaolo Bisoli, che gli fece assaggiare il campo del Liberati di Terni a difesa di uno 0-0 piuttosto largo e poi gli consegnò la titolarità a partire dalla gara successiva contro il Cittadella. Da quel 22 settembre di 12 anni fa Defrel non è più uscito dal campo, al netto di qualche infortunio muscolare determinato da fibre di cristallo. Nella prima stagione Gregoire ha giocato 30 partite con 3 gol e 3 assist, poi si è confermato l’anno successivo, quando Cesena e Parma rinnovarono la comproprietà in estate. L’anno di grazia 2013-2014 si è concluso con 42 partite, 4 gol e 5 assist, ma soprattutto con la promozione in Serie A. Proprio come accaduto qualche anno prima con Giaccherini, anche Defrel è esploso nel campionato più importante e difficile raddoppiando il fatturato personale: 9 gol e 6 assist alla prima stagione in Serie A. Al Cesena non bastarono, all’attaccante di Meudon sì. Perché, a fine stagione, il Cavalluccio approfittò del fallimento del Parma per aggiudicarselo alle buste e per venderlo poi al Sassuolo, il club che ha definitivamente lanciato Defrel.
Bentornato Bisolone
Se “Greg” è riuscito a sfiorare le 300 partite in A (si è fermato a 278) il merito è anche dell’altro grande ex di venerdì sera: Pierpaolo Bisoli. L’allenatore del Modena è stato il primo maestro di Defrel in Romagna e proprio l’uomo di Porretta ha scelto di scommettere in estate su uno dei suoi pupilli, tornando alle sue dipendenze dopo 10 anni.
Il francese ha già firmato un gol pesante contro il Frosinone, che ha evitato una sconfitta ormai sicura al Modena. Prima aveva giocato 16 minuti contro il Bari per poi disputare l’intera ripresa contro il Cittadella.
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