Cesena fa largo ai giovani, meglio se fatti in casa: solo il Brescia ne ha schierati 4 dall’inizio, pareggiando i conti con i bianconeri Berti, Francesconi, Pieraccini e Shpendi
Largo ai giovani, meglio se “fatti in casa”. Questo è lo slogan che da sempre ha contraddistinto il cammino del Cesena tra i professionisti e che sta funzionando con ammirevole regolarità anche nella stagione del ritorno in Serie B. La ripartenza dal basso ha permesso al Cavalluccio di mettere benzina verde nel proprio serbatoio e di riempirlo con alcuni giovani lanciati in C e protagonisti anche al piano superiore nel campionato in corso. Nelle prime 13 giornate Mignani non si è fatto molti problemi e ha già fatto l’en plein, schierando almeno una volta dal primo minuto tutti i baby “made in Cesena” a sua disposizione. Quei quattro bianconeri che un anno fa, proprio in questo periodo, erano diventati titolari inamovibili nel 3-4-2-1 di Toscano, sono riusciti a ritagliarsi spazio anche in B: Cristian Shpendi e Tommaso Berti sono titolari fissi e hanno già portato nelle casse del Cesena 9 gol e 2 assist, giocando praticamente sempre, ma anche Matteo Francesconi e Simone Pieraccini hanno disputato almeno una partita dal primo minuto (due il centrocampista e una il difensore) e insieme vantano già 14 presenze.
Poker d’assi
Nessuno, nel campionato di Serie B 2024-2025, ha schierato almeno una volta dall’inizio più di quattro giovani cresciuti nel proprio settore giovanile. Il Cesena, con il suo poker d’assi plasmato a Villa Silvia, è al comando di questa speciale classifica assieme al Brescia, che ha schierato 5 giocatori cresciuti in casa, ma solo quattro dal primo minuto: i difensori Cistana e Papetti e i centrocampisti Paghera e Fogliata. Il quinto giocatore lanciato da Maran è l’attaccante esterno Nuamah, che ha collezionato 7 presenze senza partire titolare.
Se i quattro baby del Cesena sono tutti al debutto in B (ci sarebbe anche Andrea Ciofi, che ha giocato un anno nel Cesena Primavera ma è cresciuto nella Roma), il discorso è ben diverso dalle parti di Mompiano: il centrocampista Paghera ha 29 anni ed è ormai un veterano della B, mentre i due difensori centrali Cistana e Papetti, rispettivamente classe 1997 e 2002, hanno già assaggiato anche la Serie A con la maglia delle Rondinelle. Il più giovane del quartetto è Fogliata, classe 2004 con 19 presenze in B in carriera.
Altri tre “figli” di Villa Silvia
Per le altre 18 squadre di B, invece, molto spesso il piatto piange. Sono ben 10, cioè la metà delle squadre che partecipano al campionato cadetto, a non aver utilizzato neppure un giovane proveniente dal proprio settore giovanile. Tra queste spiccano le altre tre neopromosse Mantova, Carrarese e Juve Stabia, che i giovani li hanno presi altrove: tra di loro ci sono Antonio Fiori (Mantova), Samuele Giovane e Stiven Shpendi (Carrarese) tre ragazzi che sono cresciuti nel vivaio del Cesena.
Sassuolo e Sudtirol sul podio
Sul podio, alle spalle di Cesena e Brescia, ci sono il Sassuolo (che un anno fa ha vinto lo scudetto Primavera) e il Sudtirol. Il campione del mondo Grosso ha promosso Kumi e Russo, rispettivamente migliore in campo e match-winner contro il Cesena, oltre a Pieragnolo (Satalino è come Ciofi: arrivato a Sassuolo dalla Fiorentina in età da Primavera), mentre a Bolzano ci sono il difensore Kofler e i due fratelli Davi, anche se solo uno dei due (Simone) gioca con continuità. Nella Sampdoria giocano spesso il centrocampista Benedetti e l’esterno sinistro Giordano, il Cittadella ha fatto debuttare il difensore Cecchetto, il Modena ha in rosa il centrocampista Oliva e l’attaccante Abiuso, la Reggiana ha concesso tre spezzoni a Cavallini. L’altro baby migliore, come minutaggio e rendimento, è lo spezzino Bertola, autore di 3 gol e titolare inamovibile negli schemi di Luca D’Angelo, che a centrocampo schiera spesso anche l’altro prodotto locale Candelari.