Cesena e Juve Stabia appaiati in classifica eppure tanto diversi

Adesso che la ricreazione è finita e che la Coppa Italia è stata archiviata (con i 6 gol di Bergamo che non devono cancellare il percorso precedente fatto di tre vittorie), è tempo di tornare sui libri di scuola. Anche perché il quadrimestre cadetto sta per terminare e, come accade sempre in questo periodo, le verifiche arrivano una dietro l’altra, senza dare tregua, senza farti respirare. In otto giorni, da domenica 22 a domenica 29, il Cesena scenderà in campo tre volte per tre sfide che si preannunciano molto toste. Intanto perché ci sono gli scontri-diretti con le altre due quarte della classe, a Castellammare contro la Juve Stabia e in casa contro la Cremonese, quindi perché si chiuderà il 2024 a Carrara, contro una delle 8 squadre che ha saputo battere il Cesena nelle 42 partite del 2024, nonché la sola in grado di piegare il Cavalluccio nei primi 6 mesi dell’anno solare.

Così uguali, così diverse

L’attualità si chiama però Juve Stabia, che con il Cesena si sta giocando il ruolo di matricola terribile. Se la Carrarese è stata la sola ad esultare in faccia ai romagnoli nel primo semestre, la squadra migliore affrontata dal Cesena di Toscano nella passata stagione è stata la Juve Stabia. Che andò a un passo dal vincere al Manuzzi in Supercoppa, prima di essere rimontata da Kargbo e Ogunseye. Quella Juve Stabia dimostrò un’ottima organizzazione ma soprattutto fece vedere di avere giocatori già pronti per la B per tecnica, temperamento, furore agonistico e struttura fisica. Insomma, una squadra ad immagine e somiglianza del suo tecnico Guido Pagliuca. Che anche domenica, pur privo dello squalificato Buglio e probabilmente degli infortunati Maistro e Mosti, disseminerà trappole in ogni dove.

Juve Stabia e Cesena hanno fin qui ottenuto gli stessi punti, 25. Ma con cammini molto diversi. Soprattutto per quanto riguarda la proposta offensiva. La Juve Stabia è ultima in B per i tiri (186 totali) e terzultima per le conclusioni nello specchio (62); il Cesena è 7° con 227 per i tiri totali e 2° per quelli nello specchio (comanda il Sasssuolo con 99, mentre Spezia e Salernitana sono al 3° posto con 80, sedici in meno dei romagnoli). La squadra di Pagliuca è rimasta 6 volte senza gol (due in casa nello 0-3 con lo Spezia e nello 0-0 con il Brescia), quella di Mignani appena due (a Palermo e a Bari).

Più vicini, invece, i due rendimenti in fase difensiva. La Juve Stabia ha tenuto chiusa la propria porta in 6 occasioni (3 volte in casa contro Brescia, Pisa e Mantova), il Cavalluccio in 5 (fuori casa solo contro Palermo e Cittadella). I campani hanno fin qui concesso 71 tiri in porta e 204 in totale (per un doppio 8° posto), il Cesena 64 nello specchio (6° posto) e 198 complessivi (4° posto).

Differenti pure le filosofie di gioco, anche se entrambe amano andare ad esplorare lo spazio alle spalle della difesa. Ma il Cesena lo fa dopo aver palleggiato di più: 6.738 passaggi completati (6° posto) sugli 8.263 tentati; per la Juve Stabia 5.413 passaggi a bersaglio (13° posto) su 7.198 provati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui