Cesena e il caso-Curto: per la Fifa dire che un calciatore sudcoreano sembra un attore cinese è discriminatorio

In una settimana senza campionato, il Cesena sta comunque giocando un’altra partita, cominciata lunedì sera e destinata a durare molto più dei tradizionali 90 minuti più recupero. Il protagonista di questa lunga sfida è Marco Curto, ritenuto «responsabile di comportamento discriminatorio» e squalificato dalla Fifa per 10 giornate (5 delle quali sospese ma Curto dovrà prestare «servizi alla comunità e sottoporsi a formazione e istruzione presso un’organizzazione approvata dalla Fifa”). La frase incriminata è l’ormai famosa «Ignoralo, crede di essere Jackie Chan», riferendosi al sud coreano He-Chan Hwang e detta a un compagno di squadra durante l’amichevole tra il Como, club in cui militava Curto all’epoca dei fatti, e il Wolverhampton.

Dopo aver ricevuto dalla Fifa le motivazioni che hanno portato alla lunga e discussa squalifica per razzismo, il Cavalluccio ha sciolto velocemente le riserve mettendosi subito in contatto con il legale di fiducia che assiste in questa vicenda il difensore bianconero.

Le motivazioni

Per quale motivo la Fifa ha squalificato Curto? Per la frase «Ignoralo, crede di essere Jackie Chan» come è scritto nelle 8 pagine di motivazioni, nelle quali vengono ricostruiti i fatti accaduti in quel caldo pomeriggio di metà luglio a Marbella dalle voci dei protagonisti. Con He-Chan Hwang che ha confermato in toto la frase detta e riferita da Curto. Quindi? Quindi la Fifa nelle motivazioni scrive qualcosa che si pensava potesse essere impensabile e cioè che il “comportamento è discriminatorio” in quanto l’attore nominato è cinese e non sudcoreano come il calciatore del Wolverhampton. Quindi He-Chan Hwang si è sentito discriminato perché gli è stato dato del cinese. Il difensore del Cesena paga con 10 giornate di squalifica quello che da fuori sembra essere soltanto un equivoco o una battuta mal riuscita.

Ricorso e sospensiva

Preannuncio di ricorso e appello immediato. Dal punto di vista giuridico, sono questi i primi due passi ora nell’agenda del legale di Curto. Il primo è già stato fatto, mentre il ricorso verrà inoltrato lunedì. Una volta ricevuto il documento, la Fifa fisserà la data dell’udienza di secondo grado nella quale verrà di nuovo giudicata la posizione di Curto anche in base a tutto il materiale prodotto dal legale del difensore del Cavalluccio. L’obiettivo è chiaro: dimostrare il malinteso e depenalizzare la frase pronunciata dal giocatore in modo tale da cancellare la lunga squalifica per comportamento discriminatorio. Ma l’avvocato e di conseguenza il Cesena puntano nel frattempo a raggiungere un altro obiettivo: ottenere la sospensiva da parte della Fifa. In attesa del giudizio, che non avrà tempi particolarmente lunghi ma che non sarà immediato (data possibile tra due settimane), il legale di Curto e la società bianconera vorrebbero che la squalifica del calciatore venisse “congelata” per dar modo a Curto, in attesa di giudizio, di essere a disposizione di Mignani. La risposta della Fifa per quanto riguarda la sospensiva è attesa entro metà della prossima settimana e, se dovesse arrivare un parere positivo, il difensore sarebbe convocabile già contro la Sampdoria in attesa del giudizio di secondo grado. Qualora poi il ricorso di Curto dovesse essere bocciato in secondo grado, il difensore si appellerà al Tas di Losanna.

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