Cesena, che settimana: nessun avversario ha fatto meglio

Per la lode sarebbero serviti due punti in più, annusati ma non conquistati nella trasferta di martedì all’Arechi. Ma gli esami sostenuti dal Cesena nell’ultima settimana, dalla trappola Brescia alla buccia di banana Sudtirol, passando appunto per il complicato viaggio in casa della Salernitana, hanno promosso i bianconeri. Nessuno, nelle ultime 3 giornate di campionato, ha conquistato più punti del Cavalluccio.

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Quasi perfetti

Affacciatosi a quota 11 alla 10a giornata, dopo il rocambolesco 3-5 interno contro la Sampdoria, il Cesena ha cambiato ritmo nella settimana più temuta, con il turno infrasettimanale di Salerno inserito tra due appuntamenti casalinghi tutt’altro che semplici. Servivano risposte e le risposte sono arrivate, perché in questo lasso di tempo la squadra di Mignani ha conquistato 7 punti ed è stata la migliore assieme alla corazzata Sassuolo. Anche i neroverdi, proprio come il Cesena, hanno vinto le due partite in casa senza prendere gol e con gli stessi punteggi (2-0 e 1-0), mentre dal turno infrasettimanale giocato a due passi da Salerno (cioè a Castellammare di Stabia) sono rientrati con un punto. Alle spalle di Cesena e Sassuolo ci sono la capolista Pisa e lo Spezia, le altre due squadre che in classifica sono sopra al Cavalluccio, ma anche la sorprendente Carrarese e le calabresi Catanzaro e Cosenza, tutte a quota 5. Poi comincia il gruppone delle squadre a quota 4 e a quota 3. A 2 punti c’è solo la Salernitana, mentre chiudono la classifica Reggiana, Mantova, Sudtirol e Modena, con le ultime due che nel frattempo hanno cambiato anche allenatore. Nessuno è riuscito a fare l’en plein (3/3 di vittorie) in 8 giorni, ma allo stesso tempo nessuna squadra ha perso tre partite di fila, a testimonianza di quanto sia equilibrato e mai scontato questo campionato. Tanto per fare un esempio, solo Pisa e Sassuolo, cioè le prime due della classe, sono riuscite a vincere tre gare consecutive da inizio stagione ad oggi: i nerazzurri ci sono riusciti tra la fine di agosto e l’inizio di settembre (contro Reggiana, Salernitana e Brescia), gli emiliani subito dopo (contro Cittadella, Brescia e Modena).

Nuovo piano

Nell’ultima settimana il Cesena ha alzato i giri del motore stringendo alcuni bulloni dei propri ingranaggi e cambiando qualcosa a livello tattico. Non si parla di uomini e di rotazioni, condizionate dal turno infrasettimanale, ma proprio di atteggiamento e di “piano partita”. Dopo averci messo le mani in uscita dalla sosta contro la Samp, quando Mignani scelse un centrocampista in più (Francesconi) e un trequartista in meno alzando Berti alle spalle di Shpendi, nelle ultime tre gare il Cesena è stato più equilibrato indipendentemente dagli interpreti: ha tirato e segnato di meno, ma allo stesso tempo ha concesso meno tiri e incassato un solo gol. Nelle prime 9 giornate il Cavalluccio aveva realizzato 16 reti, viaggiando a una media di 1,77 gol a partita, mentre nell’ultima settimana le reti sono state 4 (1,33 a gara). Ancora più significativo, invece, il dato che riguarda i gol al passivo: ben 17 subiti nelle prime 9 giornate (1,88 a partita) contro uno degli ultimi 8 giorni (0,33), durante i quali la porta bianconera è rimasta chiusa due volte, lo stesso numero di clean sheet fatti registrare in precedenza. Considerando che davanti il Cesena sa comunque produrre e che può schierare il miglior centravanti del campionato, questo cambio di tendenza (non certo di identità) ha avuto effetti balsamici sulla salute della squadra di Mignani.

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