Calcio, capitano dalla A alla D: ora De Feudis va in panchina

Maglietta e calzoncini, Beppe De Feudis è tornato sul prato del Manuzzi: non con la fascia da capitano al braccio, bensì per le foto di rito in occasione del raduno del Cesena Under 12 che da quest’anno allenerà.

Il valore della maglia

Per il Conte è la terza vita con i colori bianconeri, dopo quella da calciatore piena di soddisfazioni e quella più recente da collaboratore tecnico nello staff di Viali: «È la mia prima esperienza da allenatore con ragazzi che vestono una maglia, quella del Cesena, che per me è importante. A loro voglio trasmettere sul campo tutte le positive sensazioni che ho provato io da giocatore». Per De Feudis sarà anche la prima volta in assoluto nel settore giovanile del Cesena, essendo cresciuto nel vivaio dell’Inter per poi passare in quello del Como ed essere venuto in Romagna per debuttare tra i grandi, a San Marino e poi a Cesena: «All’età di questi ragazzi io ero nell’Inter dove ho fatto gli Esordienti e i Giovanissimi. Nel corso degli anni il calcio si evolve continuamente, non solo a livello dei grandi ma anche dei più piccoli. Bisogna, quindi, sempre rimanere aggiornati per insegnare a questi ragazzi, che un giorno potranno diventare giocatori importanti. Come allenatore credo che la prima cosa che debba emergere è un gioco e che loro si divertano a giocare. Poi tutto il resto verrà da sé, a questa età si cresce molto rapidamente e si impara altrettanto rapidamente».

L’esperienza con Viali

De Feudis ha 301 presenze con la maglia del Cesena (3° nella classifica di tutti i tempi), 5 promozioni all’attivo ed è stato l’unico ad avere indossato la fascia da capitano dalla Serie A alla Serie D. Beniamino dei tifosi, De Feudis è un esempio per i giovani che stanno crescendo nel settore giovanile del Cesena: «I ragazzini devono ispirarsi ai propri idoli, ma non è facile emularli. Io spiegherò loro come ho cercato di farmi largo in questo mondo. Servono sacrificio, impegno e dedizione». Costretto a interrompere bruscamente la carriera da calciatore nella stagione 2019-2020 a causa del blocco del campionato per l’emergenza Covid, Beppone è entrato nello staff di Viali, iniziando a vedere e a pensare il calcio dall’altra parte: «Per me è stata un’esperienza molto positiva con un allenatore esperto che mi ha insegnato tanto. Io facevo prevalentemente il lavoro di match analyst, ma ho imparato anche a rapportarmi con i giocatori. In questi due anni ho accumulato un grande bagaglio di conoscenze che voglio trasmettere ai giovani che si affacciano nel mondo del calcio».

Primo passo da allenatore

De Feudis è in possesso della licenza Uefa A di allenatore e questo con l’Under 12 bianconera vuole essere solo il primo passo di una nuova carriera: «Sicuramente questo è l’inizio, poi sarà solo il campo a dire se uno merita e se dimostra di essere in grado di svolgere questo lavoro. In futuro mi piacerebbe anche allenare una prima squadra, ma ovviamente bisogna fare tanta esperienza per arrivare a certi livelli. Se come calciatore mi piaceva, per il suo stile, Xavi del Barcellona, come allenatore posso dire che in Italia ce ne sono tanti molto bravi. È bene guardare tutto, prende spunto da tutti e poi crearsi una propria idea». Alla guida dell’Under 12, De Feudis sarà affiancato da Alessandro Battelli, il quale vanta già una esperienza con i giovani, con cui si alternerà negli allenamenti dei due gruppi che verranno formati tra i 31 ragazzi selezionati. Si parte lunedì a Martorano.

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