Non è uno stadio qualsiasi, il Macrelli, per i colori bianconeri del nuovo Millennio.
La prima del Cesena Fc
Proprio lì in un afosissimo pomeriggio d’estate si esibì, per la prima volta in pubblico, il “nuovo” Cesena Fc nato dalle ceneri del fallimento. Era il 1° agosto 2018, nel Cesena c’era Emanuele Valeri (prossimo al debutto in Serie A con la Cremonese) ma non ancora la bandiera Andrea Ciofi, che tornò il 30 agosto dalla parentesi all’Imolese. Due settimane prima, la Sammaurese aveva programmato una tranquilla amichevole contro il Romagna Centro, d’incanto si trovò immersa nella storia davanti a un Cesena con un migliaio di tifosi al seguito. Per dare l’idea dell’evento epocale, nella mattinata gli addetti del Romagna Centro avevano sistemato i pulmini della società apponendo le nuove scritte, perché tutto quello che il neonato Cesena aveva, apparteneva al sodalizio di Daniele Martini.
Quel giorno a fare la fortuna fu il cassiere della Sammaurese: non solo per i biglietti ma anche per l’incasso fatto dal bar annesso al Macrelli. Ma agli onori delle cronache finirono anche il difensore centrale Alessandro Rossi (classe 1999, ora in Eccellenza al Russi), autore della prima rete nel nuovo corso, e Andrea Zammarchi (classe 2000, che in questa stagione debutterà tra i professionisti con la Recanatese), autori dei due gol bianconeri. La gara finì con un salomonico pareggio (2-2) e di quella formazione oggi non è rimasto nessuno a vestire la maglia del Cesena. Gli unici due reduci di quel forno a 40 gradi sono nella parte avversa, Marcello Scarponi e Thomas Bonandi, ironia della sorte entrambi cresciuti nelle giovanili del Cesena. E se rimaniamo in tema di bizzarre coincidenze a guidare quella Sammaurese era un ex Rimini, Alessandro Mastronicola, così come lo è oggi Marco Martini.
Sold out anche sul cavalcavia
Ma se quella giornata è passata alla storia per avere officiato il battesimo, un’altra, sei mesi dopo, a queste latitudini è rimasta nella memoria di tanti. Il caldo d’agosto è un lontano ricordo, per i brividi di freddo che accompagnano quel 20 gennaio 2019. Al Macrelli arriva ancora il Cesena, ma questa volta si fa sul serio per colpa di un Matelica che corre come un forsennato in testa alla classifica nel campionato di Serie D. Il migliaio di biglietti del match evapora come le speranze di scudetto interista ai tempi di Moggi, e così un bel po’ di gente rimane fuori. Ma ecco la genialata: a due passi dallo stadio c’è un cavalcavia. All’inizio si piazza un piccolo gruppetto di tifosi che cresce con l’andare del tempo tanto da trasformare quel “rialzo” in una seconda curva Mare. Un centinaio le persone con sciarpe, bandiere, fumogeni e cori. La polizia municipale interviene con buonsenso e anziché sgomberare, chiude la viabilità per la gioia di tifosi che possono pregustarsi le due reti che valgono il successo in terra pascoliana. A conferma che l’incrocio Sammaurese-Cesena non sia mai stato un atto banale. D’altronde è scritto nel dna delle due società. Ad esempio, volete sapere chi è stato il primo calciatore del Cesena a segnare una rete all’allora stadio Fiorita nuovo di zecca? Un sammaurese, Bruno Pollini, il 6 ottobre del 1957 in Cesena-Sassuolo 1-1. Più chiaro di così...
E oggi un’altra... prima
Oggi alle ore 17.30 (10 euro il biglietto di tribuna, 5 quello di curva) il Cesena si presenterà con un attacco completamente differente da quello che sarà poi schierato in campionato. Senza l’acciaccato Corazza e l’infortunato Chiarello, in attesa che si sblocchi la telenovela-Ferrante, Toscano dovrebbe schiererà tre giovanissimi: il 2004 Berti trequartista a supporto dei gemelli Cristian e Stiven Shpendi, più “vecchi” di un anno. A centrocampo ci sarà la “prima” di De Rose, 35enne fedelissimo di Toscano, prelevato una settimana fa dal Palermo e già candidato al ruolo di capitano. Qualche minuto potrebbe giocarlo anche Coccolo, che si è unito al gruppo nella giornata di giovedì. L’avvicinamento al campionato proseguirà poi domenica prossima con la prima uscita al Dino Manuzzi per l’amichevole con il Padova.