Calcio C, il Cesena Fc non ha fortuna con gli stranieri: Bumbu proverà a dimostrare che non è vero

Diversi giocatori di esperienza, che conoscono perfettamente la C, qualche calciatore già affermato anche al piano superiore, uno in rampa di lancio, un altro in cerca di rilancio dopo un anno trascorso ai margini e infine una vera e propria scommessa: Jonathan Bumbu. Il centrocampista francese classe 1999 è l’unico debuttante assoluto arrivato quest’estate a Cesena in mezzo a tante certezze. Il club lo ha messo sotto contratto fino al 30 giugno 2024 dopo un’esperienza positiva nel massimo campionato sloveno, con la maglia del Radomlje, e ora attende di vederlo all’opera a centrocampo, dove partirà naturalmente alle spalle dei titolarissimi Bianchi e Saber. Non è certo la prima volta, nella storia recente del Cavalluccio, che arriva in Romagna un debuttante straniero e per giunta semisconosciuto. Negli ultimi quattro anni, cioè da quando il Cesena è ripartito dopo il fallimento, non è praticamente mai andata bene e Bumbu proverà a sfatare questo tabù.


Bocciati e rimandati

I primi casi di stranieri sconosciuti o quasi risalgono all’estate 2018, ma ai tempi della D nessuno conosceva bene neppure gli italiani come Emanuele Valeri, che nel giro di quattro anni è salito addirittura in A. E comunque non lasciarono certo ricordi indelebili i portieri West Astuti e Bedendo, mai in campo con Angelini, e i difensori Stikas e Rutjens, che perlomeno riuscirono comunque a segnare (il greco addirittura una doppietta alla Sammaurese prima di salutare a dicembre). Con il Cesena tornato tra i professionisti, nel 2019 sono due le scommesse esotiche scelte per rimpolpare la rosa di Modesto. Dal Bologna arrivò Juan Manuel Valencia, che in realtà aveva già giocato un piccolo spezzone in A, ma che deluse profondamente dopo un buon pre-campionato e un grande impatto nel primo mese della stagione. La vera scommessa di quell’estate, al debutto assoluto tra i professionisti, rispondeva al nome di Yaya Jassey, velocissimo attaccante esterno di origine gambiana prelevato addirittura dalla Cava Ronco, che svolse la preparazione con il Cesena prima di essere ceduto alla Savignanese. La C non l’ha mai assaggiata, in D è transitato anche da San Mauro Pascoli e Sasso Marconi (l’anno scorso).
Gli ultimi tre casi di stranieri debuttanti non sono stati fortunati. L’ivoriano Koffi, prelevato dalla Fiorentina due anni fa, si accese solo in un paio di partire autunnali e poi se ne andò misteriosamente a gennaio dopo la pausa di Natale, mentre l’italo-burkinabè Moustapha Yabre, arrivato l’estate scorsa dalla Primavera della Spal, ha strappato 7 gettoni all’inizio della scorsa stagione prima del provvidenziale ritorno di Favale. Al debutto tra i grandi in Italia è andata male anche a Dominik Frieser, che quest’anno proverà a riscattarsi.


Anni Duemila

Andando indietro nel tempo, negli anni Duemila c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra gli stranieri al debutto e per quasi tutti è andata male. Qualche nome a caso in ordine sparso per i più nostalgici: Derlis e David Meza Colli, il finlandese Riski, il giovane croato Livaja, le meteore Gilnics, Cica e Karvonen, fino ad arrivare ai più noti Almeida e Carbonero nell’ultimo anno di A. Conquistarono velocemente Cesena, invece, Steve Von Bergen e Yuto Nagatomo, ma in questo caso non si può certo parlare di sconosciuti. Ma allora da chi potrebbe prendere spunto Bumbu? Troppo facile: Franck Kessie. Acquistato sui titoli di coda dell’estate 2015 quasi per caso (arrivò a Cesena come quinto difensore centrale dall’Atalanta), dopo un paio di gettoni da subentrato nel ruolo adattato di terzino sinistro, ad appena 19 anni il centrocampista ivoriano prese in mano la squadra di Drago assieme a Stefano Sensi chiudendo il suo primo campionato da professionista in Italia con 37 presenze e 4 gol, un ottimo biglietto da visita per rientrare all’Atalanta e cominciare la scalata nel calcio che conta, passando poi al Milan e al Barcellona.

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