Calcio C, Cesena: una storia di giovani lanciati e campionati vinti

Vincere con i propri giovani è da sempre il risultato ideale per una provinciale come il Cesena. Stiven Shpendi è oggi il miglior prodotto del rinato vivaio bianconero. Coronare la stagione con un successo di squadra sarebbe un ottimo trampolino di lancio anche per il ragazzo di Fano. Se è vero che c’è stato chi, ad esempio Massimo Ambrosini o Massimo Agostini, è sbocciato in bianconero in campionati senza vittorie, è altrettanto vero che quando il Cesena è stato promosso in B o in A, ha sempre lanciato un giovane (nella maggior parte dei casi cresciuto nel vivaio) che in carriera è arrivato fino alla serie A. È la storia del Cavalluccio.


Cesenati doc

Il primo esempio di questa storia, spesso una favola, è stato il ventenne Giampiero Ceccarelli che nel 1967-’68 fu tra i protagonisti della promozione in Serie B sotto la guida di Cesare Meucci. Cesenate purosangue era anche Maurizio Orlandi (21 anni) lanciato da Gigi Radice e pilastro della squadra che conquistò la prima serie A nel 1972-’73, per poi vestire anche la maglia azzurra dell’Under 21. Motori del centrocampo di Osvaldo Bagnoli che volò nella massima serie (1980-’81) furono le rivelazioni Adriano Piraccini da Ronta e Massimo Bonini da San Marino (azzurro Under 21), entrambi classe 1959 come Daniele Arrigoni da Borello prezioso rincalzo.


Da Rizzitelli a Bernacci

Non aveva neppure 20 anni Ruggiero Rizzitelli, il più giovane dei ragazzi che Bruno Bolchi promosse titolare dopo un deludente inizio di stagione 1986-’87. La mini rivoluzione portò la squadra fino alla serie A e vide Rizzitelli a segno anche nello spareggio promozione contro la Cremonese. Per esigenze di bilancio nel 1997-’98 il Cesena di Corrado Benedetti, precipitato in serie C, integrò la squadra con tanti ragazzi cresciuti in casa, i quali ripagarono la fiducia contribuendo al ritorno tra i cadetti. In particolare Claudio Rivalta e Gianni Comandini, pur militando in una formazione di terza serie, si meritarono la convocazione nell’Italia Under 21. Un’autentica esplosione fu quella nel 2003-2004 del diciassettenne Nicola Pozzi, che non riuscì neppure a finire il campionato di C1 perché a gennaio fu prelevato dal Milan. La cessione, non gradita dalla tifoseria, offrì l’occasione a Fabrizio Castori per lanciare Marco Bernacci (21 anni), reduce da un lungo infortunio, e l’Airone delle Vigne contribuì con i suoi gol alla promozione in B (sua la rete nella semifinale play-off a Rimini).


Ragazzi da serie A

Molto giovane (19 anni) e uscito dal vivaio era anche Milan Djuric, autore nel 2008-2009 in Prima Divisione di alcune reti pesanti (contro Novara e Ravenna) quando Pierpaolo Bisoli lo lanciò nella mischia. Pesantissima fu pure quella del ventenne argentino Ezequiel Schelotto contro la Spal nello scontro diretto per la promozione in B. Entrambi trovarono ancora più spazio l’anno seguente tra i cadetti, protagonisti della storica doppia promozione. Altrettanto decisivo per quella conquista della serie A (2009-’10) fu Dominique Malonga (21 anni e in prestito dal Torino), memorabile la sua doppietta a Lecce. Neanche per l’ultima promozione in A (2013-’14) i giovani che si misero in mostra erano prodotti del settore giovanile, in particolare i ventenni Luca Garritano (in comproprietà con l’Inter) e Luka Krajnc (in prestito dal Genoa). Oggi con Stiven Shpendi l’erba di casa del Manuzzi può tornare a crescere verde.

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