Luca Coccolo è il tredicesimo ingaggio del Cesena in questa estate 2022. Ha firmato ieri un contratto biennale, questa sera arriverà in Romagna da Torino (era di proprietà della Juventus) e domani, dopo le visite mediche, sarà annunciato ufficialmente dal club bianconero.
Un poker dall’Alessandria
Classe 1998, cresciuto nella Juventus (che gli mise troppo presto l’etichetta di “nuovo Chiellini”), ieri Coccolo ha rescisso con la casa madre e ha firmato un contratto con il Cesena fino al 30 giugno 2024. Ha alle spalle 78 presenze in Serie C, 13 con il Prato e le altre con la Juventus Under 23, ma anche 11 gettoni in Serie B. Quando Pecchia, che lo ha allenato nella Juventus Under 23 nella stagione 2019-2020 (vittoria della Coppa Italia ottenuta proprio al Dino Manuzzi di Cesena contro la Ternana di Ferrante… guarda un po’ il destino), fu chiamato dalla Cremonese nel gennaio 2021 al posto di Bisoli indicò in Coccolo il primo rinforzo per la difesa. Prime tre partite da titolare al centro della difesa della Cremonese, poi la rottura di un piede, l’intervento chirurgico e la fine immediata della stagione. Dodici mesi fa Coccolo è ripartito dalla B, con la Spal: 4 presenze in campionato e una in Coppa, quindi a gennaio una nuova meta.
La meta… più gradita a Stefanelli: l’Alessandria. Coccolo, che oggi a Villa Silvia ritroverà Prestia, Chiarello e Corazza già suoi compagni nella passata stagione con i grigi, anche in Piemonte non ha avuto troppa fortuna. Ha totalizzato 7 presenze, saltando però 10 gare consecutive per una seria distorsione ad una caviglia. Ora il Cesena gli offre un’importante chance di dimostrare chi è e soprattutto di togliersi di dosso quella ingombrante etichetta di “nuovo Chiellini”: avendo tagliato il cordone ombelicale con la Juventus, da oggi in avanti sarà semplicemente il Coccolo del Cesena. Con Toscano si metterà in gioco e proverà a ritagliarsi uno spazio importante come braccetto sinistro nella difesa a tre (da vincere la concorrenza con Mercadante). Improbabile che possa essere utilizzato come esterno, anche se da ragazzo aveva iniziato proprio come terzino sinistro.