Calcio C: Cesena, il bicchiere è mezzo pieno
«Siamo stati bravi a portare gli episodi dalla nostra parte», sentenziò con orgoglio Domenico Toscano dopo Cesena-Recanatese, al momento di riavvolgere il film della prima vittoria casalinga della stagione. Otto giorni dopo è tornato prepotentemente di moda il vecchio disco, quello che aveva accompagnato in sottofondo i post partita al Manuzzi con Carrarese e Pontedera, tanto per citare i due esempi più clamorosi prima del posticipo del Franchi. Gli episodi (questa volta soprattutto arbitrali) hanno tolto due punti al Cesena o comunque non hanno reso giustizia all’ottima prestazione del Cavalluccio in terra toscana. Per sbloccarsi definitivamente e risalire la corrente in classifica non sono bastati due gol (il secondo regolarissimo, sul primo sarebbero servite le righe del Var, ma i dubbi restano) e neppure un dominio totale nell’ora centrale di gioco, quando De Rose e compagni, dopo una prolungata fase di studio, hanno cominciato ad avvolgere il Siena e ad esercitare una forte pressione dentro la metà campo toscana, raccogliendo occasioni, tiri e rimpianti.
Continuità
Lo 0-0 di lunedì sera è un falso storico e brucia, specialmente in una giornata dove due concorrenti come lo stesso Siena e la Reggiana hanno mosso la classifica e ritrovato la vetta (i toscani) o vinto (gli emiliani) addirittura senza tirare in porta e dove l’unica squadra che ha tenuto il passo del Cesena in termini di occasioni e tiri in porta effettuati (il Gubbio) ha interrotto la propria striscia di imbattibilità contro il Rimini, pagando 9 minuti iniziali di totale sbandamento.Provando a lasciare da parte episodi e risultati, lunedì notte il Cesena è tornato dalla trasferta di Siena con diverse buone notizie, una conferma e una piacevole novità. Partiamo proprio da qui: al netto delle condizioni ancora precarie di Corazza e di un Ferrante che non riesce proprio a sbloccarsi in campionato, il Cavalluccio ha chiuso in crescendo e soprattutto ha tenuto la stessa velocità di crociera anche nel secondo tempo. Anzi, proprio nel Lato B del Franchi è stato il Siena a chiudere in cottura e a rallentare, puntando esclusivamente sul muro difensivo alzato da Pagliuca davanti a Lanni. Criticato per aver spesso (o quasi sempre) tenuto ritmi altissimi per 50-60 minuti e per essersi poi spento in coda ai secondi tempi, il Cesena di Siena ha finalmente trovato un’apprezzabile continuità dentro alla partita e anche dal punto di vista atletico è sembrato più fresco dell’avversario.