Cesena (4-4-2): Benedettini; Zappella, De Santis, Allievi, Calderoni; Frieser, Ardizzone, Di Gennaro, Borello; Caturano, Pittarello. Non spaventatevi o non illudetevi: dipende dai punti di vista, ma la formazione che avete appena letto non è mai scesa in campo per un motivo molto semplice. Si tratta del miglior undici possibile del Cavalluccio considerando solo i giocatori acquistati a gennaio dal Cesena nelle ultime tre sessioni di mercato invernale, cioè da quando la Romagna bianconera è tornata tra i professionisti nell’estate 2019. Per completezza ci sarebbero anche Mattia Tonetto, Lorenzo Sorrentino e Simone Lo Faso, mentre non rientra tecnicamente in questo elenco Giuseppe Zampano, che arrivò nel dicembre 2019 da svincolato su suggerimento dell’ex compagno Francesco Modesto. In totale sono quindi 14 i calciatori acquistati dal Cesena dal gennaio 2020 ad oggi in Serie C, aspettando i movimenti di mercato sull’asse Agostini-Stefanelli-Toscano di questo mese. Il bilancio? Come si può notare, per ora l’impatto di chi è arrivato a cavallo tra andata e ritorno non è stato quasi mai da ricordare, tra promesse non mantenute e flop fragorosi.
I migliori
C’è solo un giocatore che nelle ultime tre finestre di mercato invernale ha letteralmente conquistato il Manuzzi: Davide Di Gennaro. Acquistato due anni fa dopo una parentesi incolore alla Juve Stabia e sei mesi da separato in casa alla Lazio, il centrocampista milanese arrivò in prestito da una squadra di A prendendo velocemente per mano il Cesena di Viali. Pur non avendo mai giocato in C, l’impatto fu eccellente, proprio come i numeri: 15 presenze, 4 gol e 3 assist (playoff compresi) con alcune partite letteralmente dominate come a Fano e a Ravenna, oppure contro il Mantova e il Matelica negli spareggi. Dopo aver salutato la Romagna in estate, non è più tornato sui suoi livelli a Bari e Taranto e oggi gioca in D, a due passi da casa, nel Portici. Sul secondo gradino del podio sale Salvatore Caturano, che arrivò tre anni fa da Chiavari presentandosi molto bene: un gol a Trieste nel giorno dell’esonero di Modesto e una doppietta a Imola, prima dell’infortunio contro il Vicenza e del lockdown. Assieme a Caturano arrivò a Cesena anche Ciccio Ardizzone, che cominciò altrettanto bene la sua avventura in Romagna (un gol decisivo a Piacenza) prima di un anno tra alti e bassi e un’ultima stagione (la scorsa) davvero negativa.
Quanti flop
Ma nel mese di gennaio sono arrivate soprattutto tante delusioni. I casi più eclatanti riguardano Simone Lo Faso e soprattutto Dominik Frieser. Il primo, eterna promessa del Palermo mai sbocciata nonostante la giovane età (oggi ha 24 anni), venne acquistato nel 2020 dal Lecce ma giocò solo tre spezzoni per un totale di 58 minuti, poi ci pensò il Covid a chiudere la sua esperienza in Romagna. Quest’anno Lo Faso gioca in D con la maglia dell’ambizioso Livorno dopo aver fallito anche a Pistoia. Non è invece riuscito proprio ad ambientarsi l’esterno austriaco, primo acquisto dello scorso mercato invernale della nuova proprietà americana: ceduto in estate all’Hartberg, quest’anno Frieser ha totalizzato 11 presenze e 0 gol dopo sei mesi da dimenticare. Il terzo flop è stato invece un cavallo di ritorno, Giuseppe Borello, che non è mai riuscito a lasciare il segno nel girone di ritorno di due anni fa dopo aver fatto discretamente nella prima parte della stagione precedente con Modesto. Poche tracce in questi anni anche da Ivan De Santis, Mattia Tonetto e Davide Zappella, mentre fu prezioso per allungare la coperta ridotta dal focolaio Covid il centravanti romano Sorrentino, acquistato assieme a Di Gennaro due anni fa. Tornando allo scorso gennaio, se Frieser è stato un autentico flop, non molto meglio hanno fatto Pittarello (partito bene e franato velocemente) e Calderoni (condizionato dai guai fisici), mentre Allievi fu l’unico a chiudere in crescendo. Questi ultimi due si ritroveranno di fronte domenica nel derby del Manuzzi. Naturalmente a gennaio.