Trequartista o, se preferite, nuove soluzioni cercansi. Per la prima volta in questa stagione, per colpa di un fastidioso guaio all’adduttore, il Cesena dovrà rinunciare a Saber Hraiech per (almeno) due partite consecutive. Dopo aver saltato Fiorenzuola, è quasi impossibile che il centrocampista di Mazara del Vallo possa entrare nella lista dei convocati anti-Montevarchi e per questo motivo Domenico Toscano dovrà varare una nuova formula per provare ad assorbire nel modo meno doloroso possibile l’assenza di un uomo-chiave.
I numeri
Per duttilità, morso e ritmo, ma anche per alcuni numeri che ne arricchiscono il fatturato stagionale, Saber è un giocatore fondamentale per il Cesena. Primo: può ricoprire indistintamente due ruoli (mediano o trequartista), sa fare gol (con 2 reti è il centrocampista più prolifico del Cavalluccio) e soprattutto sa distribuire assist (ben 8, nessuno ha fatto meglio in squadra). E dentro alle statistiche non entrano furore agonistico, chilometri percorsi e appunto il morso, altre tre voci dove Saber dominerebbe. Detto questo, essendo la rosa del Cesena profonda e ben assortita, solo domenica a Fiorenzuola è arrivato il primo passo falso stagionale senza il numero 8 in campo. Nelle tre precedenti partite saltate dall’ex giocatore di Padova e Carpi, infatti, il Cavalluccio aveva sempre vinto: 0-1 a Reggio Emilia all’andata (Saber in tribuna per squalifica), 3-1 al’Alessandria (Saber in panchina) e infine 1-0 al Rimini nel derby di ritorno (altra tribuna per squalifica). Insomma, Saber è insostituibile per caratteristiche, ma il Cesena sa come si vince senza di lui.
Le altre soluzioni
Il problema è che nelle ultime due giornate di campionato chi lo ha sostituito alla palla al centro non è riuscito a incidere per motivi diversi. Bianchi contro la capolista Reggiana si è applicato con intelligenza e lodevole impegno, ma nel primo tempo è completamente mancata la riconquista alta del pallone, di cui Saber è maestro. Perciò domenica a Fiorenzuola, Toscano ha scelto di concedere una nuova chance (la prima del ritorno) a Chiarello, che si era procurato un rigore dopo essere “arretrato” sulla linea delle mezzali, soluzione varata in corsa dal tecnico calabrese dopo un avvio difficile dell’ex alessandrino da trequartista puro. Nelle due gare senza Saber (che è entrato nella ripresa con la Reggiana in evidente difficoltà fisica) il Cesena non è riuscito a sopperire al meglio a questa assenza, ma contro il Montevarchi servirà un cambio di passo, senza dimenticare che dal cilindro di Toscano (ma solo a gara in corso) è uscita anche un’altra soluzione: Stiven Shpendi. Se contro Reggiana ed Alessandria all’andata il tecnico aveva sempre proposto Chiarello sulla trequarti, mentre al ritorno è toccato a Bianchi con Torres e Reggiana (Saber in panchina), proprio contro i grigi e in altri scampoli di partita anche il gemello ha trovato spazio durante la stagione nel ruolo di trequartista. Questa soluzione sbilancerebbe un po’ la squadra, ma garantirebbe maggiore incisività dentro l’area di rigore avversaria, dove giocoforza il Cesena avrebbe sempre un uomo in più.