Buona la prima. Con un gol mercoledì contro la Sampierana, Alessandro Albertini è tornato ad assaggiare il campo dopo tanto tempo: «Avevo saltato il primo test per un problemino al polpaccio, ma era preventivato considerato che l’ultima partita in maglia Catania l’avevo disputata l’8 aprile. Tre mesi di inattività, per uno con le mie caratteristiche, sono tanti. Mercoledì è andata bene, anche se fisicamente nessuno di noi è al 100 per cento».
Le rivali del girone
Arrivato da svincolato dopo il fallimento dei siciliani, è tempo di voltare pagina: «Dopo gli ultimi sei anni nel girone C, mi era posto l’obiettivo di tornare in quello B, che reputo il più adatto alle mie caratteristiche poiché è più facile trovare allenatori con maggior coraggio a proporre le proprie idee. Nel girone C, invece, si gioca un calcio più fisico, più intenso. Quest’anno credo che le rivali più quotate siano Reggiana e Entella, poi attenzione a Siena, Ancona ed eventualmente Pescara se non dovesse essere inserito nel girone C. Rispetto ad altre squadre, che hanno mantenuto molti giocatori e quindi in questo momento della stagione sono più avanti nel lavoro, noi dobbiamo sopperire a questo gap. Ci vuole tempo, ma sono fiducioso visto che stanno arrivando tanti giocatori esperti. Conoscevo già Prestia dai tempi della Virtus Francavilla e molti altri per averli affrontati da avversario. Con Mercadante ci saremo incontrati sei-sette volte».
Più assist che gol
L’esterno classe 1994 sta imparando a conoscere l’allenatore Toscano e il suo gioco: «In questo Cesena farò il quarto di centrocampo con una difesa a tre, una posizione che ho quasi sempre ricoperto nel corso della mia carriera ad eccezione delle parentesi a Rimini e a Catania, dove sono stato impegnato nei quattro dietro come terzino. Ora devo ritrovare la gamba e certi movimenti che sono diversi da quelli di anno scorso. Io so fare sia la fase difensiva che quella offensiva, quindi il ruolo è adatto a me: devo solo ritrovare la migliore forma fisica». In rete nell’ultima uscita ad Acquapartita, Albertini non ne garantisce però… troppi altri. «In carriera - sorride - non sono mai andato oltre a due-tre a stagione. Spero quest’anno, considerato che Toscano ci chiede un calcio offensivo, di riuscire a realizzarne di più, anche se sono uno a cui piace far assist per gli altri. L’importante è che segni chi di dovere, se poi posso dare una mano anche io tanto meglio».
Romagna solare
Per il giocatore veneto è un ritorno in Romagna: «Ad alcuni tifosi non farà piacere sapere che ho avuto un passato a Rimini. Della Romagna conservo bei ricordi, è un posto in cui si può fare calcio, la gente è solare, i tifosi esigenti, l’ideale per un professionista per vivere e rendere al meglio. Sono contentissimo di essere arrivato in una società ambiziosa e in una piazza che in C è ambita da tutti i giocatori. Finora ho avuto il piacere di visitare Cesena, che non conoscevo, solo per pochi giorni, quando sono venuto a firmare e a fare le visite mediche».