A Cesena Francesconi ha saputo cogliere l’attimo
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Un girone fa, dopo le prime 8 giornate di Serie B, la copertina se l’erano giustamente guadagnata due baby “made in Cesena”: Cristian Shpendi e Tommaso Berti. Fin dalla prima azione del nuovo campionato (ricordate il gol del vantaggio contro la Carrarese?) si era intuito che, anche al piano superiore, l’attaccante italo-albanese e il trequartista di Calisese sarebbero riusciti a lasciare il segno, proprio come era accaduto un anno fa in Serie C a suon di gol e di assist. Se l’approccio con la nuova categoria fu esplosivo per Shpendi e per Berti, l’ambientamento di Matteo Francesconi ha avuto bisogno di più tempo. Non è stato un colpo di fulmine con il nuovo mondo, anche perché il centrocampista di Basiago, nelle campagne vicino a Faenza, non partiva con i galloni da titolare, che Mignani, nel 3-4-2-1 di inizio stagione, aveva consegnato al tandem Calò-Bastoni. Ma, con il trascorrere dei mesi, Francesconi ha saputo conquistare spazio e soprattutto consensi e in questo inizio 2025 sta vivendo il proprio momento migliore, come testimoniano anche i numeri.
Così all’andata
Nelle prime 8 giornate del girone d’andata Francesconi non era mai partito titolare ed era rimasto in campo appena 62 minuti, subentrando in cinque occasioni e sempre nel finale contro la Carrarese (21’ nel giorno del debutto in Serie B), il Sassuolo (5’), il Catanzaro (23’), lo Spezia (11’) e il Mantova (2’). La prima svolta arrivò proprio dopo la sconfitta rimediata a Pisa all’ottava giornata. Mignani scelse di accantonare il 3-4-2-1 e di passare al 3-5-1-1 contro la Sampdoria, con il solo Berti alle spalle di Shpendi e inserendo Francesconi a centrocampo nel ruolo di mezzala. Contro i doriani il numero 70 del Cesena raddoppiò, in un colpo solo, il proprio minutaggio per poi totalizzare altre 4 presenze consecutive contro Brescia, Salernitana (seconda da titolare), Sudtirol e Cittadella. Dopo altre tre panchine, la musica per Francesconi ha cominciato a cambiare dal 14 dicembre, giorno dell’ultimo successo casalingo contro il Cosenza, quando il centrocampista bianconero ha disputato la prima gara intera della stagione. Ma la vera svolta c’è stata nel 2025.
Così al ritorno
Il minutaggio di Francesconi è progressivamente lievitato nelle prime 8 giornate del girone di ritorno, che lo hanno visto in campo ben 7 volte con una sola panchina (contro il Cittadella il 12 gennaio). La differenza con l’andata è evidente: il giovane mediano del Cesena è passato da 62 a 397 minuti in campo con 5 partite da titolare sulle 8 disputate, alle quali vanno aggiunti un paio di ingressi dalla panchina. Nel ritorno, Francesconi è partito dall’inizio contro Carrarese, Bari, Reggiana, Pisa e Cremonese ed avrebbe superato quota 400 minuti se non fosse stato obbligato ad uscire anzitempo contro i nerazzurri per un colpo al volto ricevuto a fine primo tempo. Da sostituto di Calò, a Reggio Emilia e contro il Pisa, si è ben comportato in un ruolo non suo (davanti alla difesa), ma soprattutto da mezzala ha dato un ottimo contributo, dimostrando di essere in crescita soprattutto dal punto di vista della gestione del pallone e dei ritmi, perché a livello fisico Matteo ha già capacità aerobiche e motore da B. Con l’ottima prestazione di Cremona è salito a 840 minuti complessivi, la metà dei quali totalizzati nel girone di ritorno. Dopo aver celebrato Shpendi e Berti nei primi mesi della nuova stagione, oggi in copertina c’è un altro giovane dal viso pulito e con la maglia bianconera cucita addosso.
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