Calcio D, girone D, Nove vittorie di fila: un record che il Forlì vuole a tutti i costi

Dal Sasso a Sasso Marconi, il Forlì di Alessandro Miramari ha di nuovo la possibilità di realizzare la striscia vincente più lunga della storia biancorossa. Il 3-1, all’andata, proprio sul Sasso Marconi aveva, infatti, dato il la alla prima serie di successi consecutivi, fermatasi a 8, come il record detenuto dai Galletti di Attilio Bardi nella stagione 2011-12. Allora, il tentativo di batterlo si era infranto a sorpresa contro lo Zenith Prato, oggi (ore 15, arbitro Eremitaggio di Ancona), il Forlì ci riprova, nella speranza che il 9° sigillo non si riveli una maledizione. «Sono poco scaramantico - commenta il tecnico biancorosso - l’altra volta eravamo in una fase di apprendimento, evidentemente non avevamo ancora capito che non si può mai abbassare la tensione. Quella con lo Zenith, infatti, è stata l’unica gara in cui è accaduto: avanti 1-0 e col dominio della gara, ci siamo ritrovati sotto 2-1 su due palle da fermo, nelle uniche occasioni in cui i nostri avversari avevano superato la metà campo. Spero sia servita da lezione, d’altra parte, le sconfitte servono anche a migliorarsi».

Un monito, quindi, a tenere nella giusta considerazione il Sasso Marconi, senza farsi prendere dall’euforia per la vittoria nel derby. «In realtà, per noi è cambiato davvero poco: ci siamo allenati con lo stesso spirito di sempre tanto è vero che, non avessi saputo che avevamo battuto il Ravenna, non mi sarei accorto di nulla».

Per Miramari, insomma, non c’è alcun pericolo in questo senso: «Non si vincono 16 partite su 17 se si ha la sindrome di essere i più belli. E’ capitato che siamo inciampati, è vero, ma questa non è una squadra che tende ad adagiarsi su quello che ha realizzato, e, per come si è allenata in settimana, non mi sembra affatto appagata».

Ugualmente, il tecnico non crede che il derby abbia lasciato scorie: «Abbiamo dimostrato di saper ricaricare velocemente le batterie, ragion per cui oggi non mi aspetto alcun calo: disputeremo la solita partita, contro una squadra che tende a giocare a calcio. Credo, quindi, sarà una sfida abbastanza aperta».

Il Sasso Marconi, infatti, è alla ricerca di preziosi punti salvezza, anche se non è più la sorprendente formazione dell’andata: «Ha perso un giocatore come Deme, Under classe 2005 difficilmente sostituibile, alla luce delle sue doti, e non avrà nemmeno Cudini, altro elemento di grande qualità».

Il Forlì, invece, sarà quasi al completo: Mandrelli e Falasca, dopo aver svolto un lavoro differenziato ad inizio settimana, giovedì sono tornati in gruppo, mentre Petrelli, malgrado il taglio all’arcata sopraccigliare rimediato nel derby, si è allenato regolarmente. Fuori causa Lilli perché squalificato.

La formazione

Miramari schiererà il Forlì col rodato 4-3-3: Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Falasca; Campagna, Menarini, Gaiola; Macrì, Petrelli, Farinelli.

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