Calcio D girone D, l’Imolese ha gli stessi punti di un anno fa ma ora gioca meglio e segna spesso

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Uguale nei numeri ma diversa nella sostanza. Un anno fa, gli allineamenti planetari (leggi vittorie a Lodi ed a Prato) avevano portato l’Imolese in vetta alla classifica della D con quegli stessi 25 punti che adesso valgono il quinto posto dei ragazzi di D’Amore, “stravincenti” al Garilli domenica scorsa contro un Piacenza che è stato dominato per larghi tratti della gara. I punti sono gli stessi dello scorso campionato a questo punto dell’anno ma la differenza è nel modo in cui sono arrivati, visto che in questa stagione l’Imolese sta facendo quello che non le riusciva un annetto fa, ovvero segnare con continuità e soprattutto giocare in una maniera decisamente brillante. I 23 gol finora segnati da Raffini e compagnia significano 7 centri in più rispetto alla precedente edizione dell’Imolese (che non ha segnato solo contro il Ravenna): la presenza di un centravanti vero (Raffini e Melloni assieme hanno segnato finora 9 reti) è la spiegazione più immediata alla quale vanno però aggiunte la scelta di un modulo che ha permesso a Manes-Pierfederici-Gasperoni di lasciare il segno ed a Mattiolo di confermare quanto di buono fatto lo scorso anno dal momento in cui D’Amore ha scelto con decisione il 4-2-3-1 attuale. Il bello dei 25 punti, quindi, è nel modo in cui sono arrivati da parte di una squadra costruita non certo con i nomi altisonanti dei precedenti giri in D dell’era Spagnoli ma che, per il secondo anno consecutivo, ha fatto meglio delle annate in cui al Bacchilega si puntava senza farne mistero al piano superiore. Nell’era Baldini, quella che si concluse con il sorpasso sul traguardo del Ravenna, i rossoblù con Ferretti-Ambrosini-Saporetti a questo punto dell’anno avevano 20 punti, esattamente gli stessi che nella stagione precedente 2015/16 Bardi prima e Pagliuca poi erano nel conto imolese dopo 13 partite. D’Amore ha fatto meglio anche di Gadda che, nell’Imolese 2017/18, a questo punto aveva portato a casa 23 punti in un’annata che era cominciata con l’esonero a due giorni dall’inizio del campionato di Emanuele Filippini. Insomma, questa Imolese sta andando oltre le più rosee previsioni non solo nei numeri ma anche nella sostanza: alla squadra rossoblù ora spetta il compito di non “piantarsi” come capitò a partire da dicembre nel campionato scorso. Mese che comincerà domenica prossima con la sfida contro lo United Riccione.

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